US AGROPOLI MONDELLI VIA LIBERA DALLA POLITICA ORA SI ASPETTA CERRUTI
Incontri, dibattiti ma anche fatti concreti. Costabile Mondelli ha incontrato il presidente della provincia Franco Alfieri dal quale ha ottenuto il via libera per andare avanti nel progetto di rilancio dell’U.S Agropoli. per la seconda volta in due giorni ha nuovamente incontrato il sindaco Mutalipassi ma nel contempo ha anche stabilito contatti con altri imprenditori. E’ deciso ad andare avanti Costabile Mondelli titolare della Coldwell Banker Mondelli & C. International, vuole l’Agropoli e soprattutto vuole portarla in acque meno stagnanti, dove si trova. Tre giorni tutti dedicati all’Agropoli per far partire il progetto da condividere con Cerruti al quale ha telefonato, ed è stato il primo passaggio che ha fatto prima di fare le consultazioni politiche come è giusto che fosse. Ormai i passaggi sono stati fatti quasi tutti con risvolti positivi perchè ha ottenuto il via libera dopo aver presentato le giuste credenziali.
La politica fa bene a stare molto attenta a chi dare la squadra ed è giusto che tutto venga controllato nel migliore dei modi. Costabile Mondelli è imprenditore molto serio e vuole far parte del progetto US Agropoli, certo i tempi stringono, le scadenze arrivano, c’è la coppa Italia da disputare, Villani e Landofli a titolo gratuito incominceranno la stagione e fra qualche ora si ritroveranno con i ragazzi allo stadio per preparare la coppa Italia. Tutto a scadenza ha riferito il presiedente Nicola Volpe. Il 23 agosto torna Cerruti da una mini vacanza e sarà quello il momento del coagulo, Mondelli ritiene di doversi confrontare con Cerruti ma anche con altri possibili soci. Sarà quello il momento decisivo per la nuova Us Agropoli. Certo ci sono ritardi notevoli. Ci sarà da scegliere l’allenatore, Cerruti ha fatto bloccare Squillante il 24 luglio scorso ma ora bisogna vedere se il trainer di Sarno accetterà a questo punto della stagione già avviata. Sono ore decisive per salvare l’us Agropoli da una stagione di comparsa perché il rischio di scomparsa non c’è mai stato. Sergio Vessicchio