BANCONOTE E MONETA ELETTRONICA: QUALE VERITA’?

Si discute in parlamento, di sostituire a tutti gli effetti i pagamenti con le banconote con la moneta elettronica. Ovvero una card che, collegata al conto corrente, elimini di fatto l’esistenza della carta moneta. Il POS e gli acquisti elettronici, saranno dunque le nuove monete da spendere per gli italiani.
Ma una nazione come la Finlandia, ha lanciato l’allarme in questa direzione, in quanto gli stessi acquisti elettronici, le famiglie della Finlandia, si sarebbero indebitate del 120% in relazione al loro reddito. Lo rivela in maniera eclatante e senza troppi peli sulla lingua, guarda caso. È la stessa Banca della Finlandia, che attraverso la voce del direttore delle comunicazione dello stesso istituto di credito, ha chiarito che “l’indebitamento legato all’utilizzo di carte e di POS, dipenderebbe dalla scarsa educazione finanziaria e dal fatto che si è persa la materialità dello stesso contante”. Si assiste tra i giovani, – afferma il direttore responsabile della comunicazione – ad una sorta di utilizzo leggero e superficiale e quindi non meditato della carta di pagamento. Proprio in ragione del fatto che pagare è oramai facile, in quanto basta strisciare la propria carta e nessuno pensa più alle conseguenze del pagamento. Non è infatti una casualità, questa linea da adottare, in quanto vi si cela un metodo quasi folle, che i padroni del sistema finanziario aspirano ad ogni modo ed evenienza, a sopprimere il contante e ad incentivare solo ed esclusivamente l’uso di carte e moneta digitale. Con l’attuazione di questa norma, in pratica, ci si rende tutti indebitati e schiavi del sistema bancario. E’ questo, e lo abbiamo compreso da tempo, l’argomento in più, per difendere in maniera forte, l’uso perenne del contante.
Per queste e per molte altre ragioni. Col danaro contante tra le mani, e non depositato quindi in banca e consegnato ai banchieri, non siamo permanentemente tracciabili e controllati sistematicamente dai signori della sorveglianza globale e poi, l’altro motivo rivelato dalla vicenda finlandese, col contante tra le mani, abbiamo un contatto materiale con lo stesso danaro e possiamo misurarne consapevoli di ciò che realmente spendiamo. Ci si pone anche un limite ed una misura, nell’avere tra le mani il contante e quindi una idea di “limite”, laddove l’assenza del contante, sostituita dalla digitalizzazione, produce l’assenza di banconote e quindi l’assenza di misura e lo scivolamento verso l’indebitamento costante. In pratica e non in teoria, l’assenza di danaro contante, si produce quella illimitatezza in atto che è la finanziarizzazione del capitale che realizza la premessa stessa del capitale, che invece, al contrario, non è realizzabile con la materialità del danaro e dei beni. L’assenza di ogni limite, quindi, produce lo sconfinamento permanente. Attenzione quindi, ai politici che insistentemente, tentano di abolire il danaro con la scusa del 10% da risparmiare (non su tutti i prodotti, sia chiaro). Fate bene i conti con ciò che si ha in tasca e non con quanto è tutto danaro virtuale. Poi avanza la paura dello spread, vero? Furbetti. Ma….cca nisciun è fess!Giovanni Coscia