19 Marzo 2024

BCC DI AQUARA,VINTE SEI CAUSE CIVILI PER LITE TEMERARIA

Laura Lippiello responsabile ufficio legale Bcc di Aquara,in alto il direttore Antonio Marino

La Bcc di Aquara ha vinto, negli ultimi 6 mesi, ben quattro cause civili
intentate contro di essa da clienti temerari che pensavano di non restituire
le somme avute in prestito (su loro libera richiesta). Il momento storico è certamente poco favorevole alle Banche, ormai bersaglio mediatico e della giurisprudenza di merito. Ma c’è una Banca, la Bcc di Aquara, che operando nel rispetto delle normative vigenti, vince le cause non le perde. La Bcc di Aquara conta ormai numerose Filiali che coprono il territorio da Salerno al Cilento. Filiali ad Aquara, Roccadaspide, Castel San Lorenzo, Felitto, Capaccio Paestum, Eboli,Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Salerno, Pellezzano, Campagna, Oliveto Citra, San Gregorio Magno e prossima apertura ad Agropoli. Ebbene, nonostante l’espansione, la Bcc di Aquara non considera i clienti dei numeri. Anche i debitori sono sempre dei clienti, seppur in difficoltà, e pertanto la Bcc di Aquara continua a dialogare con loro anche dopo la sofferenza bancaria o dopo
avere avviato una procedura giudiziaria nei loro confronti per il recupero del credito. Sempre disponibile a soluzioni idonee nel caso il cliente decidesse di rientrare del debito, attraverso agevolazioni e rateizzazioni. Quando è essa stessa ad essere citata in giudizio, come nel caso di qualche “furbetto” che, immaginando di poter trarre un suo vantaggio economico, non esita a chiamare
in causa la banca per vederla condannata a risarcirlo di un presunto danno subito, emergono la serietà e la correttezza nei rapporti con i clienti, ritenuti principi fondamentali del proprio agire sin dalla fondazione nel 1977. Fatti e non parole dimostrano che la Bcc di Aquara, in materia di contenzioso ha visto sentenze ad essa favorevoli. Si può trarre la conclusione che la GIUSTIZIA E’ LENTA MA GIUSTA e chi pensa di farla franca alla fine non riesce nell’intento. «Le liti temerarie e pretestuose portano solo più costi a carico dei clienti della banca ed ingenerano contenziosi in cui non vengono riconosciute davanti al giudice le istanze formulate. Invece la Bcc di Aquara è rispettosa dei contenuti
delle norme e spesso opera in anticipo rispetto al legislatore nell’assicurare
alla clientela l’applicazione delle condizioni contrattuali proponendo quelle più favorevoli a chi si rivolge allo sportello», sottolinea l’avvocato Mimmo Di Stasi che assiste in giudizio la Banca di credito cooperativo di Aquara di cui è Direttore Generale Antonio Marino. La Bcc di Aquara che, tra l’altro, da diversi anni ha organizzato al proprio interno un Ufficio Legale guidato dall’ avvocato Laura Lippiello, coadiuvata dai colleghi Rossella Di Stasi, Gennaro Petrone e Carmelo Di Matteo. Un Ufficio Legale “diverso” come sostiene la Responsabile
 Il direttore generale Antonio Marino Laura Lippiello, responsabile ufficio legale Lippiello. «Non agguerrito, sempre aperto alle soluzioni, disponibile a transigere, perché spesso da un contenzioso, alla fine ci perdono tutti. Le spese della procedura oggi sono alle stelle. Tra costi di avvocati, periti, consulenti e custodi. Soldi che potrebbero coprire le insolvenze del cliente, senza affrontare un giudizio». La Bcc di Aquara, invece, non abbandona chi è in sofferenza ed offre disponibilità, classificandosi tra gli istituti bancari che maggiormente rispettano le norme nell’interesse dell’intera clientela. Non a caso le transazioni hanno rappresentato una costante che ha permesso nella stragrande maggioranza delle occasioni di evitare il ricorso all’autorità giudiziaria con beneficio sia per le famiglie che le imprese. Così i valori della cooperazione emergono sempre in ogni attività della Bcc di Aquara capace di restare al fianco di soci, correntisti e clienti anche nel momento delle difficoltà.

Pure quandosi tratta di recuperare somme o durante i contenziosi i valori della cooperazione emergono sempre in ogni attività. E’ triste quel cliente che per non restituire il debito che ha contratto liberamente, si appella alla temerarietà anziché alla propria coscienza… Restituire un prestito è anche e soprattutto un fatto etico e va restituito non per timore della pena ma per rettitudine morale ed etica.

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