Sono partiti alle 2,30 della notte scorsa da Capaccio Scalo, hanno fatto tutto il rettifilo e sono arrivati al Granato per rinnovare il voto di fede alla Madonna dell’Assunta. Erano guidati dal sindaco Franco Alfieri, una fiaccolata degna di una devozione straordinaria. Solo una grande fede contenuta anche nelle ceste portate alla Madonna ma espressa in tutta la sua importante presenza in ognuno a rappresent6are le proprie famiglie e i propri amici e conoscenti. Lunga ma bella, anche stancante la passeggiata fino alla Madonna del Granato. Oggi è l’assunta in Cielo una delle ricorrenze più belle della Madonna. E solo chi è Cattolico può comprendere il senso di apparenza e il legame con la Madonna rinnovato ogni istante momento.
Anche quest’anno, come da tradizione, si è svolta la suggestiva processione legata alle Cente votive portate in omaggio alla S.S. Madonna del Granato a Capaccio Capoluogo. Nella notte tra il 14 e il 15 agosto, poco dopo la mezzanotte, centinaia di fedeli si sono messi in cammino dalle borgate di Gromola, Capaccio Scalo, Rettifilo, Vuccolo Maiorano, Spinazzo e Capaccio capoluogo per raggiungere il santuario posto alle pendici del Monte Calpazio.
Quest’anno, per la prima volta, per la sicurezza dei pellegrini, le congreghe provenienti dalle contrade più vicine si sono riunite in un unico grande corteo e incamminate insieme verso il Santuario, scortate dalla polizia locale lungo il percorso da Gromola, Capaccio Scalo e Rettifilo.
Questa importante tradizione mescola fede e memoria storica diventando anche un momento di unione per i cittadini capaccesi che si riuniscono nei giorni precedenti per la realizzazione delle Cente votive che vengono preparate rigorosamente a mano dai fedeli, rispettando il saper fare delle antiche tradizioni tramandate negli anni.
Le Cente votive, così come preparate a Capaccio Paestum, assumono la forma di “barche” in legno leggero recanti candele che, nel numero di 100, sono disposte l’una accanto all’altra ornate con nastri multicolori, fiori e l’immagine sacra della S.S. Madonna del Granato.
Dopo essere state accuratamente confezionate, le Cente vengono portate a spalla o sul capo dai fedeli, che spesso camminano a piedi nudi, fino a raggiungere l’antico Santuario eretto nel X secolo e sito a 243 metri di altezza sul promontorio a ridosso del monte Calpazio, intonando inni in onore della Madonna. Denso di suggestione è lo stesso tragitto che conduce al Santuario illuminato non solo da luminarie ma anche dalle primissime luci dell’alba.
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