CAPACCIO PAESTUM,PER I GRILLINI BILOTTI E CAMMARANO POTREBBERO SCATTARE LE QUERELE DOPO LE LORO INTERROGAZIONI.NEL MIRINO ANCHE I LOCALI
Gli affiliati del movimento 5 stelle fondato dal delinquente assassino omicida Beppe Grillo ora a Capaccio Paestum rischiano di essere querelati.La Bilotti e Cammarano rispettivamente deputata e consigliere regionale del movimento di Grillo hanno presentato degli esposti che hanno toccato la suscettibilità di coloro che si sono sentiti offesi i quali ora adiranno a vie legali.Ma l’azione giudiziaria sembra non si limiti solo ai due politici che occupano le stanze delle istituzioni ma anche ad alcuni attivisti locali del movimento dell’assassino condannato Beppe Grillo.La Bilotti e Cammarano(aspettiamo la dichiarazione dei redditi prima e dopo la sua presenza a palazzo Santa Lucia) hanno agitato negli ultimi giorni l’opinione pubblica. Secondo i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, «quello che inizialmente doveva essere un semplice restauro conservativo di una struttura privata di ristorazione nel cuore del parco archeologico di Paestum, a pochi metri dal tempio di Nettuno, avrebbe assunto i connotati di una vera e propria ristrutturazione edilizia, con il rischio di ampliamento della volumetria dello stesso immobile».
Le interrogazioni-denuncia non specificano né l’area in questione, né tantomeno il titolare dell’autorizzazione all’opera di restauro conservativo (che non sarebbe una struttura ex novo. E, quindi, una struttura già esistente). L’area archeologica di Paestum è, come si sa, sottoposta a vincoli di edificabilità. Fatto che non dovrebbe ricorrere nel caso sollevato dai Cinque Stelle in quanto trattasi di autorizzazione al restauro conservativo di una struttura già esistente.
Sempre secondo l’interrogazione consiliare e parlamentare il restauro conservativo sarebbe ubicato a pochi metri dalla cinta muraria antica, dal tempio di Nettuno e dalla Basilica, «con notevole incongruenza e danni derivanti anche da un ingiustificabile impatto archeologico e paesaggistico, con la realizzazione di nuovi manufatti edilizi in calcestruzzo e laterizi». Ora spetterà agli enti interessati, Comune e Soprintendenza, verificare la regolarità o meno dell’autorizzazione al restauro conservativo, vista le sollecitazioni del consigliere regionale e della parlamentare.
Lo stesso sindaco di Capaccio ha già escluso interventi edilizi nell’area archeologica, fermo restando la facoltà amministrativa di procedere ad ulteriori controlli con la indicazione più netta dell’intervento in questione che il Movimento Cinque Stelle ricomprende in un’area indefinita come quella archeologica, dove esistono già strutture preesistenti che sarebbero del tutto estranee alla richiesta di chiarimenti.Ora però potrebbe scattare l’azione giudiziaria da parte dei concessionari visto che da sempre le strutture vantano di permessi e concessioni a norma.