11 Settembre 2024

CASTELLABATE SICUREZZA , IL COMANDANTE DEI CARABINIERI CESA AVELLINESE PURASANGUE MA CILENTANO DI ADOZIONE, PER DI BIASI UNA NUOVA GIOVINEZZA

Il nuovo comandante della caserma dei carabinieri di Castellabate Marco Cesa opera già da qualche mese nel paese di “Benvenuti al sud”, la sua è una presenza molto apprezzata nella nota località balneare cilentana perchè da subito ha cominciato a conoscere la splendida località rivierasca. Avellinese ma amante del Cilento tanto è vero che è di casa ad Agropoli davanti ad uno dei posti più belli come il Lido azzurro ed ha già fatto servizio a Marina di Camerota . E’ stato facile subito prendere atto della realtà anche perchè le istituzioni locali hanno fatto di tutto per accoglierlo nel migliore dei modi.

LA CARRIERA

Cesa, 39 anni, laureato in Scienze dei Servizi Giuridici indirizzo Criminologia, si è arruolato nel 2003, svolgendo il suo primo incarico al comando Stazione carabinieri di Montoro (AV). Successivamente, è stato per un breve periodo a Marina di Camerota, sempre nel Cilento. Dal 2007 al 2015 è stato trasferito in Emilia-Romagna, prima presso il comando stazione carabinieri di Porto Garibaldi (FE) e successivamente presso il comando Compagnia nucleo operativo di Comacchio. Anche sulla costa Romagnola ha dato prova del suo alto profilo operativo fino alla sua promozione al grado di maresciallo. Nel 2016, infatti, è tornato in Campania, e prima di guidare la Stazione carabinieri di Santa Maria di Castellabate, ha prestato servizio presso i comandi Stazione di Atripalda (AV), San Giuseppe Vesuviano (NA), Marzano di Nola, Sarno (SA) e presso la Sezione Operativa di Salerno. Ha svolto incarichi a valenza investigativa partecipando a numerose attività investigative di contrasto alla criminalità organizzata per le quali ha anche ricevuto diversi encomi.

IL BENVENUTO

Nella sala consiliare C. Grande si è svolta la cerimonia di benvenuto al Maresciallo  Marco Cesa e al Colonnello Carmine Di Biasi, rispettivamente neo Comandanti della Stazione dei Carabinieri e del Comando della Polizia Municipale a Castellabate. Il benvenuto ufficiale da parte del sindaco Marco Rizzo e dell’intera amministrazione ufficializzato proprio  nella Casa Comunale come suggello di questa nuova sinergia e collaborazione a tutela dell’incolumità e della pubblica sicurezza sull’intero territorio. Per il comune avere due istituzioni come sindaco e maresciallo del carabinieri con il nome Marco, con uno dei santi protettori e una frazione con lo stesso nome è senza ombra di dubbio un fatto suggestivo e pieno di significati.

“Con grande orgoglio ho accolto nella Casa Comunale i neo Comandanti Cesa e Di Biasi. Sono certo che insieme in totale collaborazione e sinergia riusciremo a garantire a Castellabate la sicurezza e la tranquillità che merita questa incantevole località, la cittadinanza e i turisti tutti. La Polizia Municipale e l’Arma dei Carabinieri hanno svolto e continueranno a svolgere un ruolo cruciale di supporto, controllo e monitoraggio in favore della sicurezza pubblica e tutela dei cittadini. A loro vanno i miei auguri per l’inizio di questo nuovo e avvincente percorso professionale qui a Castellabate”, dichiara il sindaco Marco Rizzo

IL COLONNELLO DI BIASI CAPO DEI VIGILI URBANI

Il sindaco Marco Rizzo ha chiamato, con il sistema fiduciario l’ex comandante della polizia municipale di Agropoli Carmine Di Biasi il quale si è sempre distinto per la sua professionalità e per le sue competenze. Per lui un rientro a sorpresa visto che era andato in pensione due anni fa. Ma il sindaco Marco Rizzo ha scelto bene dall’alto della sua capacità e della sua competenza di primo cittadino. Il corpo di polizia municipale nelle mani di Carmine Di Biasi è una scelta decisiva e importante. E’ evidente che l’intesa tra Il comandante Cesa e Di Biasi c’è già, due ufficiali con il loro curriculum non ci hanno messo molto trovarla. La cerimonia al comune voluta dal sindaco ha anche l’obiettivo di adottare una task force per fronteggiare nel migliore dei modi il mese di agosto il più difficile e il più problematico dell’anno. Sergio Vessicchio

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