CONTE E IL GOVERNO DEL POTERE. L’OMOLOGAZIONE CULTURALE DEI DPCM?
(Giovanni Coscia) – Un famoso filosofo del passato che risponde al nome di Max Horkheimer (1895-1973) ebbe a sostenere una grande teoria, se non addirittura un grande pensiero che vale ancora i tempi attuali: ” CHI NON HA NULLA DA DIRE CONTRO IL CAPITALISMO TACCIA ANCHE SUL FASCISMO”. Mai verità fu più vera. La società attuale, totalitaria, non ha certamente bisogno della “camicia nera”, ne tanto meno della chiesa cattolica, in quanto l’attuale società è molto più totalitaria e totalitarista. Vi è infatti l’omologazione che non identifica la civiltà dell’uomo, ma quella dei consumi, che occupa, satura e comprime, ogni spazio della nostra capacità inventiva e della nostra coscienza. L’attuale società ed il suo modello totalitarista globale, sradica totalmente le nostre culture, le nostre identità, se non addirittura la nostra madre lingua, imponendo una unica sub-cultura, che è quella del consumo, ragion per cui, omologa la società stessa privandola di ogni sua iniziativa e ogni capacità di cui l’essere umano ne è in possesso. E’ in pratica l’ideologia “dell’identico” su scala mondiale. La civiltà dei consumi è in pratica l’epoca della tecnica e non dei valori umani ed etici. In pratica e per farla in breve, questa nuova società, imposta da politici che impongono norme a iosa, altro non fa che produrre l’oblio dell’essere umano, gettandolo nella civiltà del “distruggi” del quale poi, non resta più nulla di una minima ombra dei così chiamati e decantati valori umani e deontologici. Infatti, anche i media nazionali ed internazionali, pongono l’individuo come figura che basa i propri concetti “sul consumo” di ogni cosa, ma l’aspetto peggiore, che viene omesso a noi tutti, è che la società dominante totalitaria e totalitarista, sbriciola noi stessi riducendoci ad uno straccio da usare e gettare perché dobbiamo inchinarci al nuovo ordine mondiale terapeutico. Siamo in pratica una macchina consumistica, che è in tutta regola, l’oblio dell’essere umano, non certo incapace, ma posto davanti ad una condizione di vita, che ne annienta le capacità inventive. Siamo in pratica, persone che devono solo essere considerate come “consumabili” e nulla più.
Anche la natura è consumabile, così come gli animali e gli stessi uomini. Siamo utilizzati ed utilizzabili al fine di soddisfare la volontà di una potenza consumistica, orientato solo ed esclusivamente al profitto. Ecco cosa ha prodotto e continuerà ad averne maggiore efficienza, la società del capitalismo e del consumismo. Fa ciò che nemmeno il fascismo è riuscito a fare. Ha globalizzato soprattutto le menti e chi si desta da questa ipotesi di vita, è chiamato sovversivo. Diviene paradossale, quindi, criticare il fascismo e le camice nere, che non è più, per poi accettare l’odierna forma totalitaria dei consumi ed altro. Ed ecco quindi, giungere a noi i DPCM, come se fossero l’ancora di salvezza per tutti.
Un potere comunista omologato da un governo che nulla ha di democratico, dispregiando la sua stessa costituzione, e che sovrappone i propri interessi a quelli di milioni di liberi cittadini, sottoposti, a loro insaputa, ad un regime totalitario, facendo i baffi all’epoca del ventennio. Il governo attuale, con l’ipocrisia grillina e i falsi democratici piddini, altro non sono che il ritorno al totalitarismo sovietico di un certo Stalin. L’omologazione della società è riuscita. Grazie 5 stelle. Avete distrutto l’Italia e gli italiani.