DE LUCA :”DISTRIBUZIONE DEI VACCINI SQUILIBRATA,INVITO TUTTI A FARLO” PFIFFER SOLO 7 GIORNI DI RITARDO
La questione relativa ai vaccini è una cosa che De Luca sta affrontando in maniera decisa e netta. la riduzione dei vaccini di Pfiffer non fa dormire sonni tranquilli al presidente il quale ha ribadito: “La Campania è la prima regione d’Italia per percentuale di utilizzazione dei vaccini, e questo è una cosa che deve farci inorgoglire perché dimostra l’efficienza del nostro sistema sanitario. Ma la sfida più importante, quasi al limite della follia, è di diventare per fine anno la prima regione d’Italia e d’Europa a uscire fuori dall’epidemia, ovvero completare la vaccinazione per tutti i campani.
La distribuzione dei vaccini in Italia è squilibrata. Abbiamo avuto meno vaccini di quanti ne dovessimo avere in base alla popolazione campana; dobbiamo dunque recuperare una quota in più di vaccini, ma abbiamo dimostrato di essere molto efficienti. Ora la sfida è completare per fine 2021 il programma di vaccinazione, ovvero rendere immune la comunità campana”. “Sono fiducioso ma tutti i cittadini devono accettare tale sfida; mi appello soprattutto alle ragazze e ai ragazzi adolescenti, che già hanno perso un anno, il 2020, e perderanno il 2021, perché senza raccontarci frottole, ci vorrà un anno intero per fare quattro milioni e 200 mila vaccini ai campani, che vuol dire 8 milioni e 400mila dosi da utilizzare”.
RITARDO SULLA DISTRIBUZIONE ARRIVANO LE RASSICURAZIONI
“Stamattina – spiega all’ANSA Ugo Trama, dell’Unità di Crisi della Regione Campania – Pfizer ha comunicato un piano per non ridurre le quantità consegnate all’Europa, e infatti anche io ho avuto un contatto con un responsabile della Pfizer che mi ha rassicurato. Evidentemente le pressioni del commissario Arcuri hanno avuto effetto.
Ieri anche il presidente della Regione De Luca aveva avuto un contatto con Arcuri per esprimere la preoccupazione della Campania”. Una riduzione ci sarà dunque nella consegna a inizio settimana: era previsto l’arrivo di 36.000 dosi, ne arriveranno circa 32.000. Un calo che non preoccupa l’Unità di Crisi a patto che dal 25 gennaio tornino le dosi pattuite.
“Le rassicurazioni ricevute – spiega Trama – sono importanti perché in caso di un forte slittamento delle consegne avremmo dovuto rallentare la somministrazione della prima dose di vaccino per conservare quello necessario per il richiamo a chi l’ha già fatto. Ora invece possiamo tornare nella piena programmazione e speriamo che per metà febbraio si possa passare alla fase due”