10 Giugno 2023

EDILIZIA AL COLLASSO, DOPO OTTAVIO DE LUCA(FILCA CISL) E’ IL PRESIDENTE DI FEDERCEPICOSTRUZIONE ANTONIO LOMBARDI A LANCIARE L’ALLARME

Ieri il segretario nazionale e reggente in Campania della Filca Cisl Ottavio De Luca aveva lanciato l’allarme per quanto riguarda il rischio di cassa integrazione dei lavoratori per la situazione dell’edilizia. Oggi è il presidente nazionale di Federcepicostruzioni Antonio Lombardi ad alzare la voce sul collassamento del settore edile.

Il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, lancia l’allarme: l’edilizia è al collasso a causa dei rincari, divenuti ormai insostenibili, delle materie prime: una situazione diffusa e generalizzata che rischia di fermare i cantieri di tante opere pubbliche, paralizzando di conseguenza anche l’attuazione del Pnrr.

«Non bastano più i meccanismi di adeguamento dei prezzi – commenta il presidente di Federcepicostruzioni – occorrono interventi urgenti e strutturali che evitino il collasso del comparto. Sono tantissime le imprese non più nelle condizioni di onorare contratti sottoscritti o appalti aggiudicati, in quanto i rincari di questi mesi hanno stravolto le condizioni iniziali. E tantissime imprese hanno addirittura deciso, per questa situazione di enorme incertezza, di non partecipare più a gare».

È evidente che questa situazione potrebbe produrre effetti pesantissimi anche sui piani di attuazione del Pnrr: “Il default di aziende del comparto, affidatarie o appaltatrici di lavori pubblici, o questa sempre più diffusa propensione a disertare le gare per l’incertezza sui prezzi dei materiali, renderebbe estremamente problematico il rispetto del rigido cronoprogramma europeo. Per questo abbiamo invocato interventi solleciti e strutturali che aiutino a fronteggiare una situazione di evidente e grave emergenza».

La situazione più problematica investe tutte quelle imprese aggiudicatarie che oggi si ritrovano in situazioni drammatiche, costrette a scegliere se proseguire i lavori rispettando i contratti sottoscritti, con condizioni radicalmente mutate a causa degli aumenti, oppure fermare le attività. In entrambi i casi, è evidente, le conseguenze sarebbero estremamente impattanti per l’azienda e per i lavoratori.

Non è un caso, del resto, che sempre più gare d’appalto, finiscano deserte: nessuna impresa è più in grado di garantire la validità e la sostenibilità di un preventivo per più di tre giorni a causa degli enormi, continui rincari. Il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, nei giorni scorsi ha proposto al Governo anche una eventuale rivisitazione del Pnrr che tenga conto di quanto l’Europa (e l’Italia in modo particolare) sta scontando in queste durissime settimane di guerra e post-pandemia. “La nostra proposta – conclude Lombardi – è quella di valutare un differimento, totale o parziale, delle politiche di investimento sulla transizione ecologica, per privilegiare interventi che rendano l’Europa più forte, più autonoma, e più autosufficiente nella produzione delle materie prime”.

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