8 Febbraio 2025

IL VIRUS RESISTERA’, ALTRIMENTI CADE IL GOVERNO!

(Giovanni Coscia) Che fosse un bluff, lo credevano in pochi, ma con le successive dichiarazioni del Prof. Giulio Tarro, virologo di fama mondiale, il covid19, ha assunto il suo vero volto. E’ importante sottolineare quanto lo scienziato napoletano, avesse asserito sin dalle sue prime dichiarazioni televisive che: “Con la terapia del plasma, si guarisce dal virus dall’oggi al domani”. Dichiarazioni avvenute prima che il governo creasse quella task force, guidata da Burioni, che per nulla d’accordo con Tarro, conduceva imperterrito, la battaglia per avere il vaccino. Poi, Burioni, è stato prima smentito da De Donno, il quale attuando la terapia di Tarro, distribuiva guarigioni dal coronavirus, conferendo sollievo ai pazienti covid, dopo soli 2 giorni circa. E come se non bastasse, anche in America, iniziava la terapia del plasma, tant’è che successivamente lo stesso Burioni, iniziò, suo malgrado, a ricredersi su quanto lo stesso Tarro aveva inizialmente affermato. Eppure, va specificato che Burioni, non aveva dato seguito agli scienziati Italiani, preferendo rilasciare dichiarazioni sulla efficienza del plasma, attuata negli States. Una vergogna che non va dimenticata e nel frattempo, tutti gli scienziati, o quasi, seguono le orme di quanto asserito sin dal primo momento, di quel prof Giulio Tarro, oramai assunto alla gloria definitiva della scienza e della virologia. E per finire, la batosta al sistema covid-politica, l’ha sferrata il Prof Zangrillo, il quale ha affermato testualmente che: ”IL COVID CLINICAMENTE NON ESISTE PIU’”. E noi aggiungiamo che se avessero tenuto in considerazione la terapia di Tarro, non saremmo giunti allo stadio nel quale ci troviamo. Zangrillo, inoltre, ha suffragato la sua posizione aggiungendo che “il virus si è depotenziato notevolmente rispetto al mese di Marzo e quindi clinicamente non esiste più”. E a dir poco, queste affermazioni hanno fatto scatenare un terremoto, non solo nella comunità degli esperti e dei medici, ma anche nella comunità dei professionisti della cosiddetta “informazione”. E non poteva mancare ovviamente la comunità politica.  In modo particolare, vi è stata una levata mediatica contro il prof Zangrillo e le sue tesi, sia da parte di molti medici, sia da parte di giornalisti, (di parte), che da parte di molti politici. In sostanza c’è da chiedersi il perché tanto accanimento ed ostilità verso una tesi che merita una profonda osservazione e magari discussa scientificamente sulla sua validità o meno. Al contrario invece, è accaduto che i “propagatori dell’informazione nazionale”, nemmeno fossero l’imperialismo etico e scientifico, si sono accaniti contro Zangrillo e sulle sue posizioni. Posizioni contrapposte pubblicamente anche dal ministro della sanità Speranza.

Come se in ambito medico-scientifico, le parole di un dottore potessero essere confutate dalle parole di un politico, dopo che per mesi interi hanno propinati agli italiani tutti, (non certo a se stessi) che di medicina devono occuparsi solo i professionisti e gli esperti del settore. L’ennesima contraddizione del “manifesto dominante della politica e del politicamente corretto”. Vale di più,  quindi, la tesi di un “ non esperto” che viene considerata addirittura superiore a quella di Tarro, di De Donno e di Zangrillo, veri esperti del settore. E allora sorge un dubbio atroce: è da ritenere a ragione, che questa emergenza non debba mai finire ne mai deve terminare la pandemia, in quanto un suo brusco rallentamento o magari uno stop definitivo, in quanto terminerebbero anche le misure emergenziali attivate in funzione della pandemia, in quanto se non c’è più l’emergenza, non hanno più ragione di esistere nemmeno le misure emergenziali e i DPCM. La logica conclusione della politica, altrimenti bisogna tornare alla normalità, che è quanto la stessa razionalità politica, mirata sulla crisi sanitaria, sulla emergenza, sul  terrorismo psicologico, tipico del nuovo ordine mondiale, non può assolutamente permettersi. Ecco perché si è verificata una gigantesca ostilità nei confronti di Tarro in primis, di De Donno, poi e di Zangrillo dulcis in fundo.

In sostanza, per il marchio unico della politica dell’attuale governo, grillino-pd ed appoggi esterni, (Renzi docet), il virus deve rimanere il più possibile e mai andare via del tutto, o magari se attenua o indebolisce la sua presenza, la paura deve sempre essere presente e pronta a tornare in misura corposa, di modo che le strategie governative del regime terapeutico sanitario, mai vengano messe da parte o venire meno. Tarro aveva anticipato la soluzione; De Donno ne ha dato seguito e per finire Zangrillo, ha dimostrato quanto detto dal virologo Tarro. In pratica abbiamo un virus esistente solo grazie alla politica, altrimenti questo governo, sarebbe già crollato definitivamente. Ma sarebbero finiti definitivamente gli stessi grillini, proni alla alzata di mano.      

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