ITALIANI: SIAMO SUL TITANIC!

(Giovanni Coscia) Il film è divenuto un cult. Una storia che tutti conosciamo. Perché l’accostamento alla nave che affonda? Perché tra decreti legislativi e DPCM, il nostro paese, nemmeno sa come orientare il timone. Siamo passati da una democrazia ufficiale, ad uno stato di dittatura vera e propria. La fanno passare come una imposizione momentanea, ma in realtà il futuro del nostro paese, ha di che preoccuparsi. Debiti con L’Europa, soldi in cassa pari a zero e tutto dunque, cade su noi italiani. Ma i governanti fanno ciò che preferiscono fare, per il loro esclusivo beneficio. Strano vero? NO, assolutamente no. Lo stato italiano con le sue nuove proposte anti-costituzionali, ci sta portando e conducendo per mano e pian pianino, ad una condizione quasi parassitaria. Come già descritto in un articolo precedente, ci avviamo verso la nuova APOCALISSE, in quanto se continuiamo in questo modo, avremo i nostri imprenditori che non apriranno più le saracinesche per la produzione. Tutto ciò si verifica, in quanto la classe politica italiana, sta rispondendo ad una società, in un sistema pseudo democratico, in cui la maggior parte della società non lavora. Se quindi la buona parte degli italiani non lavora, è chiaro e lampante che il singolo politico di un partito, fa tutto ciò che vuole la maggioranza. Si inchina al sistema di cui fa parte. Ci stiamo quindi ripiegando su noi stessi. In pratica, se i politici ed il governo tutto, fanno leggi per la gente che non lavora e impossibilitati a produrre, non ci sarà sufficiente PIL per dare sostentamento a tutti. Potrà apparire strano, ma è la verità. E la verità consiste nell’aver trasformato l’Italia, in uno stato assistenziale; trasformato in una situazione di società di parassiti, e ci fanno scivolare tutti, nella logica del reddito di cittadinanza per ognuno di noi. E’ a dir poco una condizione grottesca se non folle ed in verità non potrà reggere assolutamente. Cosa fare per ovviare a questa possibile futura ma immediata condizione per noi italiani? Bisogna ribaltare o invertire questa condizione e parlare nuovamente di cultura di lavoro e di impresa, altrimenti saremo costretti a finire in una società dalla duplice faccia, che avrà le caratteristiche della dittatura cinese e della condizione economica pari alla Grecia. Ricordo alcune parole di un presidente scomparso anni fa e che risponde al nome di Sandro Pertini, il quale diceva: “se non c’è da mangiare è inutile che facciamo discorsi di povertà”. Nei cosiddetti tempi moderni, tutti fanno ricorso alla tecnologia e parlano sui social di povertà, di diritti su ogni cosa, di andare a correre, di uscire insieme nelle piazze; tutto meraviglioso. Ma quanti hanno preso in considerazione che fra qualche mese vi sarà la necessità di produrre e quindi di mangiare? A noi non servono i decreti sulle passeggiate, sulla movida ed i bonus sul monopattino. No. In questo preciso momento, bisogna proiettarsi nell’immediato futuro e capire il problema dal punto di vista strategico e si faccia presto ritorno ad una società, nella quale si parla di impresa, di lavoro, di produzione, di libera professione. A quanto pare, i nostri governanti ci stanno portando verso tutt’altra strada e non a quella della ripresa dell’economia attraverso il lavoro. A nulla serve ragionare sullo SMART WORKING. Serve questa soluzione a chi vive la propria vita lavorativa stando a casa o magari ottemperare al proprio lavoro da impiegato evitando l’ufficio. Lo smart working non serve alle aziende ed alle imprese, ne tanto meno a tanti liberi professionisti; vedi avvocati, commercialisti, medici e tante altre categorie. Se non ci sarà la ripresa in tutti questi settori, il PIL avrà un crollo netto e la vita sarà condizionata da un ondeggiamento il cui accostamento al capitano Schettino, diviene l’obbligo assoluto. La gente deve capire, che il possibile ICEBERG che può affondare questa nave con noi italiani a bordo, ha un nome ben preciso: mercato, spread, austerity. E allora bisogna cambiare in primis la mentalità politica dei nostri politici, che è una mentalità di parassiti e ricondurla sulla rotta degli imprenditori e dei professionisti ed anche della semplice mano d’opera. Se i nostri politici non cambiano la loro mentalità ed il loro modo di governare, siamo destinati ad affondare come il TITANIC.