L’INTRODUZIONE DEL GREEN PASS E LE PRIME POLEMICHE
Due ristoratori di Agrigento hanno preceduto il governo per evitare rischi inutili. Altri esercenti dovrebbero seguire il loro esempio.
Il green pass è già entrato in vigore e già scoppiano le prime polemiche. Sono numerosi gli esercenti che si oppongono all’introduzione di questo documento, perché, secondo loro discrimina i clienti. Chi non è in possesso del certificato non può accedere ai locali al chiuso ed ad una serie di servizi. Ad Agrigento, due ristoratori, Andrea e Mirko, hanno scelto di introdurre l’obbligo del green pass per non rischiare che qualche cliente contragga il virus o sia sanzionato. Essi sono per l’assoluta libertà, ma non vogliono far correre pericoli per colpa di qualche stupido di turno. Gestiscono uno stabilimento balneare che si chiama La Rotta ed hanno anticipato la decisione del governo. Potrebbero esserci anche conseguenze negative, come disdette o insulti, ma loro non se ne preoccupano. La regola è stata da essi introdotta fin dal 15 luglio e si agginge a tutte le altre norme anti contagio, come il distanziamento tra i tavoli. La situazione diventa più ingestibile ad un’ora più tarda e nei weekend, perché gli avventori sono più numerosi. Hanno fatto transennare l’entrata e posto guardie giurate all’ingresso e tutto ciò ha scatenato l’ira dei turisti. Le prime disdette sono già arrivate e con esse gli insulti per questi coraggiosi gestori.
A questi ultimi tutto è parso così strano, soprattutto l’essersi adeguati a queste nuove regole. Ma sono giunti anche apprezzamenti, da molti. Chi non aveva fatto il vaccino, in seguito a tutto ciò si è fatto immunizzare. Secondo Andrea e Mirko il progetto dovrebbe essere appoggiato dal governo e vanno avanti, certi che la loro decisione sia giusta. E vorrebbero convincere altri loro colleghi a seguire questa decisione sensata, che, a loro parere, non farebbe perdere clienti. Guido Honorati Broggi