MONTECORICE, LA STORIA DI ALFREDO E GIOVANNI DUE FRATELLI DISABILI ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI/VIDEO
La disperazione dei genitori si percepisce appena li incontriamo. I loro due figli sono nella loro cameretta in una casa seminuova, pulita e ben tenuta a monte del paesino e che affaccia sulla bellissima costa cilentana e su San Nicola dei lembi. I due gemellini non sono ancora maggiorenni e soffrono di una particolare forma di autismo, ad un è più pronunciata dell’altro. Sono la vita dei loro genitori che non badano a spese e a sacrifici gettando il cuore oltre ogni ostacolo pur di farli stare bene. Due angeli ali quali le istituzioni spesso non hanno dato retta e si sono girati dall’altra parte. Non hanno amici e parenti perchè i loro genitori sono di Agropoli e Castellabate ma hanno ereditato questa casa. In passato alcune assistenti sociali hanno tentato di toglierli ai genitori e di partarli in una casa ad Avellino, il tribunale ha detto no, sarebbe stata unazione ancora più indegna viste le accortezze che in famiglia hanno dai due genitori, due Santi.
La vità è dura e si fa più dura quando il piano di zona non gli passa quel minimo che servirebbe ad ottemperare ai fabisogni dei ragazzi ai quali però il duro lavoro di muratore del padre, la 104 assicurano il minimo indispensabile ma serve l’assistenza del piano di zona che è inadempiente non certo per volontà degli operatori locali di Vallo della Lucania ma per colpa della regione in notevole ritardo nell’immissione dei fondi destinati mensilmente a questo tipo di situazioni. E come Alfredo e Giovanni sono in tanti ad avere lo stesso problema come ci viene segnalato continuamente. sarebbe anche importante da parte della regione istituire un centro importantissimo nel Cilento chiamato : “Dopo di Noi” dove queste persone con questo tipo di problemi possano essere affidati una volta che non hanno più genitori e familiari. Il Cilento si scopè’re, come sempre abbandonato, Alfredo e Giovanni sono solo la punta di un icerberg di un sistema di abbandono in cui il Cilento si trova e dove mancano strutture, fondi e molte volte gli aiti basilari anche se va detto che ci sono anche tanti operatori che si fanno in quattro per cercare di ottemperare alla richiesta del mondo dei disabili, complesso, specifico e pieno di insidie. Sergio Vessicchio
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