NEL GIORNO DELLA DIFESA DELLE DONNE VALLO DELLA LUCANIA E’ AL FIANCO DELL’INSEGNATE DEL CENNI PRESA DI MIRA DA UNO STUDENTE
Troppo presto è stata accontanta la notizia dell’episodio sconcertante del Cenni Marconi di Vallo della Lucania dovel’insegnante di sostegno colpita da un pallino esploso da una pistola giocattolo all’interno della stessa scuola colpendo di struscio la donna la quale subito dopo per proteggere il nome della scuola, i vertici del Cenni Marconi, per non fare alzare un polverone ancora più grande aveva minimizzato: «I ragazzi erano nel corridoio e il 15enne ha estratto questa pistola giocattolo e uno dei pallini mi è finito addosso.”. Il tentativo però di far aprire un focus istituzionale sul Cenni Marconi e il suo dirigente scolastico Iavarone è andato vano. E’ vero tante polemiche in quel momento sono state smorzate ma è anche vero che l’ufficio scolastico regionale guidato da Acerra non l’ha presa bene come non l’ha presa bene il provveditorato con tutto il municipio di Vallo della Lucania ma anche una sostanziosa fronda interno anti Iavarone guidata da insegnanti e personale non docente. Il preside è ora in “strane” ferie. Da più parti si sussurra che sono stati proprio i vertici scolastici regionali a suggerire a Iavarone di mettersi in ferie. Il dirigente scolastico spesso al centro di accesi dibattiti e confronti non gode di grande stima almeno tra la metà del corpo scolastico tra insegnanti e personale non docente e le accuse alle quali è sottoposto sono le più disparate ma c’è anche chi lo difende. Alcuni membri della scuola lo hanno querelato e denunciato alla procura della repubblica. L’accusa che si muove a Iavarone è quella di una gestione troppo privatistica della scuola ma è una scelta probabilmente, un rispettabile modus operandi del preside il quale però nulla può rispondere davanti agli impietosi numeri che portano il Cenni Marconi ad un minimo quasi storico di iscritti e di diminuzioni di classi.
LA DIFESA DELL’INSEGNATE COLPITA
Nel giorno della difesa alle donne opportunamente istituito a Vallo della Lucania non dimenticano la vicenda di questa professoressa la quale oltre ad essere stata colpita dal proiettile della pistola giocattolo oggi vive una situazione molto controversa perchè nonostante leI ha fatto un ulteriore sacrifico volendo minimizzare per il buon nome della scuola quasi quasi la si vorrebbe far passare quasi per una calunniatrice. Il danno e la beffa. La città di Vallo della Lucania le sta vicina. In tanti, non solo oggi, hanno avuto un pensiero per lei, telefonate, messaggi e incoraggiamenti per una donna che ha dovuto subire una doppia aggressione fisica e intellettuale per difendere il buon nome della Cenni Marconi. Anche alcuni sacerdoti l’hanno raggiunta per esprimerle vicinanza e rispetto, ma è tutta la società civile vallese e cilentana ad esprimere grande sostegno per lei. Il preside si goda le ferie e se ne prenda altre e poi altre ancora. Sergio Vessicchio
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.