OGGI SANTI COSMA E DAMIANO DOMANI AD EBOLI SOLENNE PROCESSIONE
La processione domani mattina dopo la messa delle 10 presieduta da Monsignor Luigi Telesca
Ad Eboli il culto verso i Santi Cosma e Damiano ebbe inizio intorno all’anno 1000 e fu loro dedicata una chiesetta: andata distrutta nel 1164 e ricostruita nel 1771. Il 25 settembre del 1957 fu consacrato, da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Demetrio Moscato, il nuovo Santuario voluto per ospitare la crescente folla di fedeli. Ad Eboli, il culto dei Santi Medici è particolarmente sentito, tanto che la città ospita un Santuario a loro dedicato, che fin dalla sua costruzione rappresenta un punto di riferimento per i fedeli della zona e non solo. Situato in una posizione panoramica, il Santuario dei Santi Cosma e Damiano è una meta di pellegrinaggio dove ogni anno migliaia di devoti si recano per chiedere protezione e ringraziare per le grazie ricevute. Per questo le celebrazioni in onore dei Santi Cosma e Damiano ad Eboli non si limitano alla sola giornata del 27 settembre, ma si estendono per un intero mese di eventi che coinvolgeranno tutta la comunità e non solo. Il calendario delle manifestazioni, curato dal Rettore del Santuario Padre Carmelo Gagliardi e dal coordinatore dott. Paolo Di Benedetto, è ricco di appuntamenti imperdibili.Le festività sono iniziate ufficialmente il 27 agosto con la tradizionale Alzata del Panno, un rito solenne che segna l’inizio dei preparativi e che richiama numerosi fedeli. Da quel momento, ogni giorno sarà caratterizzato da eventi religiosi, culturali e ricreativi che culmineranno con la festa del 27 settembre. Tra le iniziative previste, si terranno convegni di approfondimento sulla figura dei Santi Medici, concerti di musica sacra, classica e popolare, concorsi letterari e spettacoli teatrali che racconteranno la storia dei santi e del loro culto.Il mese di celebrazioni si concluderà il 28 settembre, con una giornata dedicata al ringraziamento e alla riflessione sulla fede, in cui i devoti potranno partecipare a messe solenni e momenti di preghiera.
LE RIFLESSIONI DELLA CONGREGA
In molte antiche culture pagane, i doni agli dei erano un gesto sacro per ottenere protezione, fertilità o abbondanza. Offerte come frutta, grano, miele o vino erano simboli di ringraziamento e richiesta di benevolenza divina. Tracce di questi riti si ritrovano ancora oggi in piccoli centri religiosi cristiani, dove si offrono frutta e altri doni ai santi. In fondo, per chi crede, non c’è molta differenza tra pregare dieci dei o uno solo: l’atto di fede rimane simile, che si tratti di divinità diverse o di un unico Dio. Il cristianesimo, d’altronde, è una religione relativamente giovane nella storia dell’umanità e della cultura di massa. È possibile immaginare che, tra altri 2000 anni, una nuova religione potrebbe sorgere, professandosi come l’unica vera, fregando nuovamente tutti, così come accadde nel passato con le fedi che oggi conosciamo.
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