SALERNO IN FESTA E’ SAN MATTEO NEL POMERIGGIO SOLENNE PROCESSIONE IN NOTTATA I FUOCHI
La processione del 21 settembre 2023 avrà inizio alle ore 18:00 quando la statua di San Matteo lascerà il Duomo per cominciare il suo cammino: farà soste presso la Caserma della Guardia Finanza, Palazzo di Città e Piazza della Libertà, passerà lungo via Duomo, via Mercanti e le principali arterie del centro storico.
Durante la festa di San Matteo, a Salerno vengono portate in processione varie statue. Quella del patrono è ovviamente la più importante e venerata ed è accompagnata dai busti di papa Gregorio VII, di San Giuseppe e dei tre martiri Caio, Ante e Fortunato – chiamati spesso erroneamente le “tre sorelle” di San Matteo. In realtà storicamente le tre sorelle di San Matteo sono le tre sante Tecla, Archelaide e Susanna che originariamente venivano portate anche loro in processione e le cui reliquie si trovano nella Chiesa di San Giorgio.
ALLE 23,30 I FUOCHI D’ARTIFICIO
Piramidi di fuoco e figure aeree (ad altezze da record) multicolore: dopo anni di incertezze e decisioni al fotofinish, quest’anno l’associazione San Matteo fa sul serio e assicura che stasera, dopo le 23.30, il cielo della città si illuminerà con uno spettacolo pirotecnico «che i salernitani nemmeno possono immaginare».
A poche ore da quando entrerà nel vivo la giornata dedicata al Santo patrono l’attività dell’associazione – formata prevalentemente dai componenti delle paranze – è nel pieno delle attività e i vertici de’ “La Rosa International Fireworks” sono in città per mettere a punto la “batteria” che – secondo quanto promesso – inchioderà i salernitani con la testa all’insù. «Indosseremo tutti la maglia granata in omaggio a questo gemellaggio che si è creato tra la Sicilia e Salerno», confida il numero uno della ditta di fuochi d’artificio, Vittorio Da Pietraglia, visibilmente colpito dalla passione e dal vigore con cui i componenti delle paranze e dell’associazione si dedicano ai festeggiamenti per San Matteo: «Un attaccamento come questo – dice – l’ho visto soltanto in Spagna, è un unicum in Italia. Tra l’altro abbiamo anche un gemellaggio gastronomico perché anche in Sicilia la milza è un piatto della tradizione, proprio come a San Matteo. Ora ho capito perché si dice che il 21 i salernitani “puzzano di pesce e meveza”».
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