16 Febbraio 2025

SALERNO,ADDIO AL RE DELLA PASTICCERIA PANTALEONE,IL CORDOGLIO DEL COMUNE E DEI COLLEGHI

E’ morto Mario Pantaleone, storico pasticciere che ha reso celebre in tutto il mondo la sua pasticceria.Risveglio amaro per tanti salernitani che hanno appreso la notizia della morte di Mario Pantaleone il re dei pasticcieri salernitani.Un infarto avrebbe stroncato la vita di don Mario nel centocinquantenario di una famiglia, di un luogo di un’azienda, famosa in tutto il mondo. 71 anni anni Mario Pantaleone era il patron di un marchio divenuto internazionale

Dalla Pasticceria Pantaleone sono passati personaggi illustri a partire da Garibaldi, passando per Clinton, la regina Margaret, Gorbaciov e Papa Woytila, noto estimatore della SCAZZETTA 1868

L’AZIENDA DI FAMIGLIA. La pasticceria Pantaleone va ben oltre il suo nome, divenuto oramai internazionale, attraverso la scazzetta, la zuppetta, la cioccolateria, gli elisir e l’intera sua produzione che, pur preservando la propria centenaria tradizione, ha sempre saputo guardare al futuro, ponendo la propria esperienza al servizio di sempre nuove prelibatezze da proporre al proprio eterogeneo pubblico, che non uscirà mai deluso dalla sua porta.

Appassionato di teatro, musica calcio e Salernitana Mario Pantaleone era il simbolo di una città

LA STORIA.

Più di cento anni di storia; Fondata nel 1868 da Mario Pantaleone era “ accreditata dolceria e deposito di coloniali. Allocata nella piccola cappella delle anime del purgatorio ( cosidetta perchè nelle vicina piazzetta avvenivano le esecuzioni capitali) sconsacrata da Gioacchino Murat, è il cuore più autentico dell’ antico centro cittadino, un luogo di grande fascino e di prelibata bontà.

Passeggiando per via dei mercanti ne scorgi da lontano il bellissimo portale, ne scopri poi i riccioli barocchi, ne osservi ammaliato la vetrina e non puoi restare incantato da un tale miracolo di grazia sacra e profana al tempo stesso.

Condotta da Alfonso, Mario, Lucio, Giulia e Francesco Pantaleone, è luogo di culto che oggi per la bontà e, perché no, la bellezza delle torte e dei dolci, le ricette sono quelle tipiche delle pasticceria napoletana , di tradizione conventuale nel caso dei dolci legati alle varie festività religiose, ma non mancano specialità siciliane come la cassata, i cannoli, la pasta di mandorle, pastiere da Natale a Maggio, babà , profitteroles, Saint Honorè ma soprattutto Scazzette alla fragola, in versione pasticcino e torta, deliziose, “ Maddalene”, diplomatici con ricotta, bucchinotti , torroni, Quaresimali, chiariscono perché, illo tempore, i Pantaleone erano fornitori di Casa Reale, come attesta un prezioso documento d’ epoca.

Aggiornato secondo le esigenze di una moderna clientela, la ditta oggi risolve pranzi, cene, cockaitals e buffet, con un servizio catering inappuntabile.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI SALERNO VINCENZO NAPOLI

Era per me un amico caro. Una persona splendida, un artigiano orgoglioso del suo mestiere.La notizia mi lascia addolorato e incredulo. Se ne va un pezzo di storia della nostra città. Mario, con la sua storica pasticceria, rappresentava un elemento identitario di Salerno. Ci mancherà molto anche per la sua capacità di comunicare e di essere affettuoso con i clienti e gli amici.

Come Comune di Salerno ci apprestavamo a celebrare il 150esimo anno di attività della pasticceria Pantaleone. Non abbiamo avuto il tempo di farlo con lui». Lo scrive il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli sul suo profilo facebook

La notizia della morte di Mario Pantaleone, il re della pasticceria salernitana, ha generato amarezza a Salerno e provincia, non solo negli affezionati clienti ma anche nei tanti colleghi che di Pantalone hanno apprezzato le qualità professionali ma soprattutto umane.

 

IL CORDOGLIO DELLA PASTICCERIA PANSA DI AMALFI

Accorato il messaggio dell’antica Pasticceria Pansa di Amalfi diffuso attraverso le proprie pagine social: «Una notizia tristissima scuote il mondo della pasticceria campana e salernitana proprio alla vigilia di Natale. Si spegne improvvisamente Mario Pantaleone, una persona splendida, un artigiano orgoglioso della sua professione e soprattutto della storia e della tradizione della sua famiglia. E proprio questa storia secolare che accomunava inevitabilmente le nostre famiglie aveva creato i presupposti per un rapporto basato sul vicendevole e profondo rispetto, condito da un affetto sincero che si manifestava ad ogni incontro. Proprio due giorni fa l’ultimo abbraccio in una Salerno festosa e luccicante, pronta ad accogliere il Natale e ad addolcirlo come sempre con le tue dolci proposte. Buon viaggio Mario, ti abbiamo voluto bene, da oggi il proscenio della pasticceria salernitana perde una delle sue stelle più luminose».

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