SOPRINTENDENZA:”ADDO’ VER E ADDO’ CECA”
La “panchina” a via Nettuno, il “cavallo di sabbia” tra i templi più importanti della Magna Grecia, rappresentano il modo di gestire la “cosa pubblica” della soprintendenza. Una istituzione che fa il bello e il brutto tempo a suo piacimento ( vedi le autorizzazioni rilasciate per il castello di Rocca e il Crescent a Salerno). Chi storce il muso viene subito etichettato (nel migliore dei casi) ignorante. Discorsi senza senso costruiti appositamente per dare importanza all’opera alla maniera della fiaba “i vestiti nuovi dell’imperatore “ di Andersen. Opere presentate con figure istituzionali in pompa magna, sacerdoti che aspergono acqua santa, discorsi e giornalisti disposti ad approvare il tutto. Oramai siamo ridotti al nulla. Pur tuttavia apprezzo molto gli “artisti” che, cavalcando l’onda, sono riusciti a usare una location unica al mondo. Sergio Vessicchio
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