VALLO DELLA LUCANIA, IAVARONE CI RICASCA NO AL PRESEPE A SCUOLA ESPLODE LA POLEMICA INSEGNANTI STUDENTI E GENITORI INDIGNATI
Al centro delle polemiche c’è sempre lui, poi si dice la verità e minaccia querele a destra e a manca. All’incirca sei anni fa fece finire Vallo della Lucania in diretta nazionale per il suo diniego al presepe e all’albero di natale nella scuola dove era e forse è ancora dirigente scolastico, ora dopo tutte le avventure al Cenni Marconi dove si è beccato ironie su ironie fa la stessa cosa. Per carità è il dirigente scolastico è può decidere insidacabilmente quello che vuole anche di non far fare il presepe e l’albero però quanto meno dovrebbe mantenere un po di coerenza. Niente. Domenica 10 dicembre ha partecipato all’inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024 seduto in prima fila col dott.Mimì Minella capo della scuola salernitana. Poi a scuola vieta il presepe e l’albero di natale. Sarebbe piacevole e istruttivo sapere se in chiesa è andato per pregare, per opportunismo e presenzialismo o è ateo. Ad essere un presenzialista lo è. Lui crede che essere il dirigente scolastico di una scuola vale essere un politico, un sindaco o un assessore, un vescovo e il presidente di qualche ente importante, allo stadio va a sedersi nella tribuna dei vip, in chiesa fa la stessa cosa, il suo modo di atteggiarsi denota un disagio chiarissimo. Gli piace stare al centro dell’attenzione ma è un posto che si conquista con le giuste scelte non con i dinieghi camuffati da ordini da sergente di ferro perchè lui al centro dell’attenzione ci va perchè ci vuole andare. Il presepe a scuola o l’albero di natale potrebbero infastidire gli atei o i mussulmani e in una società civile ci sta, vanno rispettate tutte le ideologie e i pensieri ma c’è anche un presupposto si possono infastifire anche i cattolici se non c’è il presepe, il doppipesismo è il suo forte e lo dimostra in tutte le circostanze anche nelle nomine. E c’è poi chi gli regge il gioco, la Jolanda ad esempio esce da vice preside e vi rientra dalla porta secondaria, ma è una grillina va compresa è alla ricerca di visibiltà anche perchè è assessore alla pubblica istruzione del comune di Vallo della Lucania con scarsi risultati politici e amministrativi cosa nota a tutti. Lo sa anche il sindaco Sansone ma ci sono gli equilibri poltici da non far saltare. Qual’è la posizione della Jolanda Molinaro sul niet al presepe, come ha giustificato all’interno della giunta municipale e con i suoi elettori la mancanza di presepe e albero di natale? Visto che lei è anche l’assessore alla pubblica istruzione scadente anche se risulta essere un’ottima docente come giustifica questo davanti alla popolazione, all’amministrazione e alla giunta municipale di cui fa parte? Fare un passo indietro, dimettersi, non pare essere il suo forte è una grillina, e i pentastellati ci hanno abituati a vedere queste cose a tutti i livelli, coerenza vuole che o si dimette da assessore o si dimette da vice preside o da qualche incarico che il dirigente scolastico Iavarone le ha dato. Il direttore regionale Acerra è a conoscenza ma anche lui sembra morbido con Iavarone, gli consiglia le ferie poi rientra lo gestisce anche se gli riesce difficile perchè non vuole trasferirlo ma con gli scarsi risultati ottenuti da questa scuola, tra corsi chiusi, studenti in diminuzioni, iscrizioni sempre meno e qualche episodio di cronaca gestito in maniera approssimativa i risultati per Iavarone sono sotto gli occhi di tutti. E così la scuola non può certo andare avanti. Iavarone getti la spugna si dimetta, sarebbe un gesto nobile che lo rivaluterebbe agli occhi dei docenti, del personale non docente, degli studenti, dei genitori ma anche della città. Il Cenni Marconi scuola storica e importante merita altro. Sergio Vessicchio
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