Proprio non ci riesce a stare lontano dai riflettori sotto i quali gli piace pure tornare di tanto in tanto . In fondo è un egocentrico. Questa volta Iavarone, sempre lui, e chi se no, dirigente scolastico del Cenni Marconi di Vallo della Lucania torna nella bufera per un provvedimento che sta facendo non poco discutere. La mattina del 7 novembre i ragazzi hanno dovuto fronteggiare una spiacevole sorpresa. Nonostante l’istituto Cenni Marconi avesse già suonato la campanella d’inizio alle 8.00, i giovani, appena arrivati in città, si sono diretti a scuola ma, giunti dinanzi al portone d’ingresso intorno alle 8.20, sono stati lasciati fuori dall’edificio. La causa è stata un imprevisto al pullman che li porta ogni mattina dai centri del Cilento, i più lontani, fino a scuola. Questo episodio ha sollevato lamentele da parte degli studenti e dei genitori, che chiedono ora una soluzione coordinata tra scuola e servizio di trasporto per evitare ulteriori disagi. I rappresentati hanno infatti chiesto un incontro con la dirigenza scolastica.
IL FATTO
L’ennesima del dirigente Iavarone. Gli studenti provenienti da comuni limitrofi con autobus in ritardo anche in considerazione del senso unico alternato su di un viadotto sono arrivati in ritardo a scuola, al cenni Marconi il personale all’ingresso ha vietato l’entrata su ordine del dirigente Iavarone. Da dire che non tutti i giovani occupanti dell’autobus erano destinati al Cenni Marconi ma anche di altri istituti superiori e non hanno trovato problemi e porte chiuse. Andiamo al dunque, i ragazzi mandati a scuola dalle famiglie devono entrare, i genitori sanno che sono a scuola non a vagare per Vallo della Lucania fino alle 9.20 con pericoli e disgregazioni ma anche con vari disagi , per cui lasciarli per strada potrebbe rappresentare un disagio non da poco perché la scuola è tenuta a tenerli dentro, poi entrano in classe alla seconda ora, perdendo lezioni. I genitori sono sul piede di guerra, come prevedibile la situazione ha trovato ampio eco sul web e sui social la rabbia dei genitori è stata notevole alcuni dei quali vorrebbero contestare l’incauto affido al dirigente scolastico. Iavarone torna ancora una volta al centro del dibattito e sempre dalla parte sbagliata. Il preside perde colpi a più riprese, la scuola va amministrata e gestita si con rigore ma anche con buonsenso e di buonsenso Iavarone ha dimostrato di non averne con recidività. L’ennesima prova che a dirigere una scuola venga messa una persona altezza di tale compito assegnato e non un funzionario che confonde il pubblico con la proprietà privata.
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