9 Febbraio 2025

ACCIAROLI, DIPENDENTI IRREGOLARI E IN NERO NEI RISTORANTI GUARDIA DI FINANZA E ISPETTORATO DEL LAVORO IN AZIONE

Guardia di Finanza ed Ispettorato del Lavoro di Salerno: nel corso dei controlli  congiunti eseguiti nel Cilento, individuati 11 lavoratori completamente “in nero” ed  altri 15 irregolari. 

Lo scorso fine settimana, ad Acciaroli (SA), durante un servizio congiunto di contrasto al  lavoro sommerso, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale e l’Ispettorato Nazionale  del Lavoro di Salerno hanno individuato 5 esercizi commerciali con oltre una ventina di  dipendenti non in regola. 

L’operazione ispettiva rientra in uno specifico piano per la verifica dei contratti di assunzione e del rispetto delle misure di prevenzione dal rischio di contagio da Covid-19, nell’ambito del  quale, nel corso dell’anno, sono stati già conclusi diversi interventi, soprattutto nei settori  dell’agricoltura e dell’edilizia. 

L’azione sinergica tra le Fiamme Gialle e l’Ispettorato del Lavoro è orientata a promuovere  e sviluppare, anche attraverso lo scambio di informazioni, il contrasto a fenomenologie  illecite quali il lavoro irregolare e lo sfruttamento della manodopera (anche clandestina),  l’evasione fiscale e contributiva, la produzione e la commercializzazione di prodotti  contraffatti. 

Sono stati così controllati cinque tra ristoranti, pizzerie, e gelaterie della nota località balneare del Comune di Pollica, meta di tantissimi turisti in questo periodo dell’anno,  registrando, in ciascuno di essi, diverse situazioni di difformità sotto l’aspetto lavoristico e  previdenziale. In particolare, su circa 50 posizioni lavorative esaminate, sono risultate  irregolari quelle di 26 dipendenti, 11 dei quali erano impiegati completamente “in nero”. 

Altre contestazioni hanno riguardato la corresponsione della retribuzione in totale assenza  di tracciabilità, nonché casi di “distacchi” di manodopera di dubbia genuinità e, infine, di mancata consegna al lavoratore della copia del contratto. 

In uno dei locali, è stata pure individuata una telecamera installata in assenza delle prescritte  autorizzazioni dello stesso Ispettorato del Lavoro. 

Nel complesso, le sanzioni amministrative applicabili ammontano a circa 35.000 euro, cui  aggiungere il recupero dei contributi previdenziali ed assicurativi dei quali è stato accertato  l’omesso versamento. Nei confronti di uno dei ristoranti, dove la percentuale di lavoratori “in  nero” è risultata superiore al 20 per cento, è stata anche disposta la sospensione  temporanea dell’attività.

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