ACCIAROLI, OGGI SONO 13 ANNI DALL’UCCISIONE DI ANGELO VASSALLO MA I COLPEVOLI SONO ANCORA LIBERI
Oggi, a 13 anni dalla tragica morte di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, la Fondazione Vassallo annuncia di essere stata sfrattata dalla sua sede storica, il Castello Capano di Pollica.«Un atto che solleva importanti interrogativi sulla gestione dei beni comuni e sul ruolo delle istituzioni. Il 20 ottobre 2021, con la delibera n. 23 e l’approvazione unanime del consiglio comunale, la giunta comunale deliberava che la Fondazione Vassallo non potesse più avere la sua sede nel Castello Capano, un bene comune precedentemente acquisito dall’amministrazione Vassallo – afferma Dario Vassallo – Tale decisione solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla giustificazione della rimozione della Fondazione dalla sede che aveva occupato per anni».
«Il nostro sfratto dalla sede storica della Fondazione è stato giustificato con la motivazione che ‘non abbiamo prodotto’ – prosegue Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo e presidente della Fondazione – Non abbiamo prodotto? La realtà è che abbiamo diffuso i principi di Angelo Vassallo in tutto il mondo. Nel 2016 siamo stati invitati a Washington per la conferenza mondiale sugli oceani. In Albania, esiste un parco con migliaia di piante intitolato al Sindaco Pescatore. Siamo stati coinvolti in iniziative culturali e sociali in tutta Italia, siamo entrati nelle scuole, tra i giovani, e persino Papa Francesco ci ha scritto. Questo sfratto è un’offesa alla memoria di mio fratello e un oltraggio all’importante lavoro svolto dalla Fondazione. La maggior parte delle istituzioni campane erano assenti alla Marcia per Angelo lo scorso 3 settembre per chiedere Giustizia sui mandanti dell’omicidio. Il ricordo di Angelo travalica la fede politica e partitica: Angelo è una vittima innocente, che ha perso la vita in difesa della sua comunità, della sua terra. La morte di un sindaco è la morte dello Stato. Non è l’assenza di una sede, però, a fermare l’azione della Fondazione nel mantenere viva la memoria di Angelo».
È sulla decisione della giunta comunale di Pollica che insiste Dario Vassallo: «Una scelta che solleva preoccupazioni sulla gestione dei fondi pubblici relativi al Castello Capano. Chiedo alla magistratura di indagare su come vengono utilizzati i soldi pubblici in relazione a questa proprietà, invitando le autorità ad estendere l’indagine anche a Bologna e Catania. Inoltre, la Fondazione Vassallo ha scritto alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, richiedendo un’indagine politica sull’operato dell’amministrazione di Pollica e invitando il partito a prendere una posizione chiara su questa vicenda».
“Angelo Vassallo non ha bisogno di retorica”, afferma Dario Vassallo. «Chiediamo azioni concrete e una giustizia che finora è stata negata a mio fratello e alla Fondazione. Il Partito Democratico, di cui Angelo era membro, non può ignorare questa situazione. La morte di un sindaco è una ferita profonda per la democrazia e per lo Stato, e non possiamo permettere che resti impunita».
Inoltre, la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore si impegna attivamente nella supervisione della gestione e dell’utilizzo in comodato dei beni ecclesiastici, stabilendo contatti diretti con la Segreteria di Stato del Vaticano al fine di monitorare tali questioni. La Fondazione Vassallo continuerà a lottare per la memoria di Angelo Vassallo e per la realizzazione dei suoi ideali. Il continuo delle indagini su questo caso rappresenta una speranza di giustizia che, dopo 13 anni di silenzio e omissioni, potrebbe finalmente portare a una risposta.
I COLPEVOLI SONO ANCORA LIBERI
l 5 settembre ricorre l’anniversario dell’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” ucciso 13 anni fa con nove colpi di pistola per il suo impegno per l’ambiente, ostacolo degli interessi della malavita organizzata. L’omicidio avvenne ad Acciaroli, frazione di Pollica, la notte del 5 settembre 2010, mentre Vassallo rientrava a casa in auto.
Purtroppo, dopo 13 anni stiamo ancora aspettando la verità, anche se a luglio 2022 c’è stata fortunatamente una svolta nelle indagini: i carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di nove indagati coinvolti nell’omicidio, tra cui un colonnello dei carabinieri e un ex carabiniere. Secondo la Procura di Salerno il sindaco sarebbe stato ucciso perché intendeva denunciare un traffico di droga scoperto nel porto di Acciaroli.
Augurandoci che prima o poi i colpevoli vengano individuati, vogliamo dedicare un pensiero, in occasione del triste anniversario, a questo sindaco coraggioso, definito dalla stampa internazionale come un vero e proprio visionario. Ma anche un ambientalista convinto, promotore di grandi idee in tutto il mondo, inventore dell’ecologia integrata in Campania, sempre in prima linea contro le ingiustizie.
Fu lui a riportare in vita il porto turistico di Pollica e a 40 anni rilanciò il settore olivicolo nel Cilento, dopo anni di crisi. Nel 2009 aveva persino proposto di includere la dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, proposta che venne accolta dall’Unesco nel 2010. Purtroppo il suo coraggio e la sua onestà piacevano a molti… ma non a tutti. E gli sono costati la vita.
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