9 Ottobre 2024

AGROPOLI, SUB MUORE A PAESTUM NEL TENTATIVO DI RECUPERARE UNA RETE

Dramma questa mattina, venerdì 29 dicembre, nelle acque antistanti Licinella a Capaccio Paestum dove un sub di Agropoli, Eustachio Sorvillo  è morto in mare mentre stava tentando di recuperare una rete rimasta incagliata.

Capaccio Paestum, pescatore morto in mare

L’uomo ha perso la vita dopo essersi immerso nelle acque antistanti Licinella per recuperare una rete rimasta incagliata. Tuttavia qualcosa è andato storto e non è più riemerso. Sul posto, dopo l’allarme, gli uomini della Guardia Costiera, i Vigili del Fuoco, i carabinieri e i sanitati. Sono in corso le indagini per chiarire quanto avvenuto.

Sul posto, dopo l’allarme, gli uomini della Guardia Costiera di Agropoli, i Vigili del Fuoco, i carabinieri e il personale del 118. Purtroppo, però, non c’è stato nulla da fare.

FATALE  UNA RETE INCAGLIATA

Eustacchio aveva l’amore per il sub, gestiva anche un negozio in via San Francesco di articoli da sub e altro. Stamane qualcosa è andato storto. la rete di un peschereccio di Agropoli di circa 10 metri è rimasta impigliata sul fondale. L’equipaggio ha così contattato l’esperto sommozzatore ed istruttore ebolitano Eustachio Sorvillo (nella foto), 65 anni, il quale, salito a bordo, si è lanciato con le bombole in acqua per eseguire l’operazione di disincaglio, nonostante le proibitive condizioni meteomarine.

In mare, però qualcosa è andato storto e l’uomo sarebbe rimasto fatalmente incagliato nella stessa rete a circa 25 metri di profondità, tentando invano di liberarsi senza più riuscire a risalire in superficie. Da capire anche se possa essere stato colpito da un malore improvviso. Sul posto sono intervenuti personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli, diretto dal comandante Alessio Manca, unitamente ai vigili del fuoco del locale distaccamento ed un’ambulanza del 118. Le operazioni di ricerca e soccorso sono state eseguite con motovedette e acquascooter, anche tramite dei privati. Dopo il recupero, il corpo è stato trasportato al porto di Agropoli per consentire l’esame esterno a cura del medico legale, disposto dal magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno, allertato dalla guardia costiera.

 

 

 

Articolo in aggiornamento

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