ALBANELLA,IL PENTITO PARLA DI 3 CADAVERI NESSUNA TRACCIA PER IL MOMENTO HANNO SCAVATO A VUOTO

Il pentito avrebbe riferito di 3 cadaveri sepolti nell’area di Bosco nel comune di Alvanella dove Cutolo concluse la sua latitanza.Tre cadaveri e l’ombra dei Casalesi: roba che scotta quella che ha innescato il blitz dell’Antimafia di Salerno a Bosco Camerine, dove si è tornati a scavare, questa mattina, per riscontrare le inquietanti confessioni di un uomo spuntato dal nulla, presumibilmente finito pure sotto protezione come funziona in questi casi. Sbancamenti che si sono conclusi, senza esito, poco fa.

La delega alle indagini, coordinate dai magistrati Elena Guarino e Giancarlo Russo della Dda, è in mano al Comando Provinciale dell’Arma, agl’ordini del col. Gianluca Trombetti: in un vertice tenutosi a Salerno, ieri mattina, si è deciso di proseguire gli approfondimenti con l’ausilio di unità cinofile e speciali. Anche la ‘gola profonda’ è tornata sul luogo, scortata in un veicolo blindato. Se ha detto il vero, ne verrebbe fuori un quadro criminale terribile, ma finora le viscere di Bosco Camerine non hanno restituito ciò che ci si aspettava di trovare: armati di badili prima e ruspe poi, i vigili del fuoco hanno scavato in più punti per tre giorni, senza trovare alcunché. 

Eppure, Procura e carabinieri si sono mossi impeccabilmente e subito: l’operazione, che potrebbe comunque evolvere in qualsiasi momento, è scattata sabato sera, quando un lungo torpedone di veicoli delle forze dell’ordine ha raggiunto l’enorme ripetitore telefonico ubicato nell’ex oasi del Wwf (nella foto), al confine con la località Serra di Castelcivita. Sul posto, oltre ai due magistrati della Dda, numerose gazzelle dei carabinieri di Agropoli, Capaccio Scalo, Matinella e Roccadaspide, che hanno cinturato la zona per consentire ai caschi rossi del distaccamento agropolese di scavare ai piedi dell’antenna. A guidarli, sul posto, proprio il collaboratore di giustizia, la cui identità è ancora top secret: potrebbe trattarsi di un ex affiliato o di un testimone ‘scomodo’, corroso da rimorsi di coscienza, di tre casi di lupara bianca più o meno recenti. 

Resta da capire, ora, cosa decideranno di fare gli inquirenti. Di sicuro, a Bosco Camerine non si tornerà più a scavare, salvo clamorosi risvolti. Del resto, più dal terreno spunterà fuori il nulla, più si addenseranno interrogativi sul perché, costui, abbia ‘cantato’ a vuoto: si è davanti ad un mitomane o ad un depistaggio? Non sarebbe la prima volta, specie ad Albanella, dove, questo è certo, il massiccio dispiegamento di carabinieri nella zona ha inevitabilmente riportato la comunità indietro nel tempo… quando, sul territorio, imperava il fantasma dell’ex capo indiscusso della Nco, che negli anni ha alimentato tante voci e leggende su presunti morti ammazzati e rifiuti tossici seppelliti sulle colline locali, che mai però hanno trovato riscontro.FONTE STILE TV

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