BATTIPAGLIA, LADRO TENTA IL FURTO MA RISCHIA LA VITA SALVATO E ARRESTATO DAI POLIZIOTTI
Definirlo furto finito male equivarrebbe a ricorrere a un eufemismo. Perché il 29enne battipagliese nato in Ucraina, O.H. le sue iniziali, innumerevoli i precedenti a suo carico, avrebbe rischiato di perdere la vita se non fosse stato scovato e arrestato dagli agenti del locale Commissariato della polizia di Stato. Con ogni probabilità gli uomini agli ordini del vicequestore Giuseppe Fedele gli hanno salvato la vita. Alle 8,20 di ieri mattina lo hanno trovato in una pozza di sangue in un casolare abbandonato in via Petrarca, nel cuore della città.
Un’ora prima avevano ricevuto la segnalazione d’un furto ai danni dell’edicola “Corvo”, al civico 98 di via Olevano, che sabato notte era già finita nel mirino di malintenzionati in cerca di bottino prima d’essere messi in fuga dai passanti. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, si sono imbattuti nella saracinesca divelta: a terra c’erano ancora i cocci della vetrina della porta. All’interno dell’attività pareva fosse passato un tornado: tutto in disordine. Sul pavimento erano disseminate gocce di sangue, sul marciapiede all’esterno dell’attività lo scenario era identico. A quel punto gli agenti si sono cimentati in una surreale caccia ematica: le tracce del sangue perduto dal giovane seguitavano in via Olevano, via Guinizelli, via Cavalcanti e via Boccaccio. E terminavano proprio ai piedi del rudere di via Petrarca. Inutile bussare: il casolare nel cuore della città era sbarrato con una catena e un lucchetto.
I poliziotti, a quel punto, hanno deciso di fare irruzione all’interno del fatiscente immobile. Disteso su un giaciglio improvvisato ammantato da una pozza di sangue c’era il 29enne d’origini ucraine: aveva perso i sensi. Per primi gli agenti hanno tamponato con un panno l’ampia ferita al polpaccio destro, contattando i sanitari del 118, che hanno trasportato il giovane al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Speranza: qui i camici bianchi hanno medicato la lacerazione con 30 punti di sutura. Dieci i giorni di prognosi. Nel rudere c’era uno zaino coi soldi e 250 gratta e vinci rubati. Su disposizione del pm Marinella Guglielmotti il 29enne è finito in carcere, indagato per furto aggravato.
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