BATTTIPAGLIA, ESPLODE IL CASO IN OSPEDALE BAMBINA RIFIUTATA FINISCE AL SANTOBONO
Finisce in rianimazione all’ospedale Santobono di Napoli dopo essere stata messa in attesa a Battipaglia perché il suo caso è stato ritenuto “meno grave” rispetto ad un altro appena arrivato. È la storia raccontata sui social da un padre, che, dopo una notte insonne, ha deciso di raccontare quanto accaduto alla sua bambina di appena 19 mesi.
Bimba di 19 mesi ricoverata all’Ospedale Santobono di Napoli con una forma grave di bronchiolite, il virus sinciziale che colpisce le vie respiratorie dei bambini. La piccola, originaria di Battipaglia, in provincia di Salerno, è assistita presso il reparto di Rianimazione del nosocomio pediatrico partenopeo, dove è stata trasferita dall’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. All’ospedale Santobono, “le sue condizioni sono giudicate critiche, ma stabili”, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate.
La bimba, di circa un anno e mezzo, si sarebbe sentita male domenica pomeriggio, e sarebbe stata subito soccorsa dai genitori che si sono accorti delle sue difficoltà a respirare. Il padre della piccola ha scritto un lungo post, nel quale ha ricostruito quanto accaduto a sua figlia.
La lettera
“Ieri pomeriggio decidiamo di portare la nostra bambina al pronto soccorso dell’ospedale di Battipaglia. Le condizioni non erano delle migliori, lei respirava male con un brutto affanno ed era dormiente, arrivati in reparto la piccola viene accolta in modo amorevole dagli infermieri i quali iniziano a prendere i primi risultati, saturazione e glicemia, del pediatra ancora nulla. Nel frattempo arriva una bimba che poverina anche lei non stava benissimo e vomita davanti all’ingresso dello studio dove eravamo noi in visita, dopo quasi 20 minuti arriva il pediatra di turno, il quale ci invita, senza neanche degnarsi di guardare nostra figlia, ad uscire fuori dallo studio e a dare precedenza alla bimba perché aveva vomitato. Restiamo impietriti chiedendo il motivo. Lui risponde che l’altra bambina aveva la febbre, io rispondo che Isabel non ha febbre ma sembra svenuta e lo imploro almeno a visitarle le spalle ma lui ci invita ad uscire perché ritiene l’altro caso più grave. A quel punto andiamo via denunciando tutto a carabinieri telefonicamente i quali ci assicurano che la telefonata viene registrata in caso in cui succedesse qualcosa alla bambina. Scappiamo di corsa all’ospedale San Leonardo dove la nostra piccola arriva con la saturazione a 67 e le viene messo subito l’ossigeno, purtroppo passano le ore e la situazione peggiora e la piccola viene trasportata d’urgenza al Santobono di Napoli a mezzanotte e trenta la mia cucciola è in rianimazione. Caro dottore, lei ci ha urlato contro, mentre uscivamo, che quel posto non era una salumeria. Ora faccia una riflessione e capisca bene dove si trova realmente. Noi in macchina, cercando di stare più vicino possibile alla nostra piccola aspettando una telefonata”.