CAPACCIO PAESTUM, CASSAZIONE NO AL CARCERE PER LA SFIDUCIA DELLA VIGILIA DI NATALE
La cassazione è stata chiara, non al carcere per custodia cautelare per la sfiducia al sindaco la vigilia di Natale.I magistrati della sesta Sezione penale della Corte di Cassazione hanno dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dalla Procura della Repubblica di Salerno contro le decisioni assunte dal Tribunale del Riesame, i cui giudici il 23 dicembre del 2021 avevano respinto la richiesta di applicazione di misure cautelari a carico di tutti gli indagati, ovvero: l’imprenditore di Roaccadaspide Roberto D’Angelo, l’ex presidente del Consiglio comunale capaccese Nino Pagano, gli allora consiglieri dissidenti Pasquale Accarino, Francesco Petraglia, Fernando Maria Mucciolo, Nellina Montechiaro, Angelo Merola e l’ex capo dell’Ufficio Tecnico, Carmine Greco. La procura aveva impugnato nel merito sia l’accoglimento della richiesta di revoca dei domiciliari ottenuta dai legali di D’Angelo che il rigetto dell’Appello avverso la decisione del gip Francesco Guerra di non applicare alcuna misura a carico dello stesso D’Angelo (carcere), di Accarino e Pagano (domiciliari) e di Petraglia, Mucciolo, Montechiaro, Merola e Greco (divieto di a Capaccio Paestum).
RINVIO A GUDIZIO O ARCHIVIAZIONE
Nessuno degli indagati rischierà più di essere sottoposto a misure cautelari: spetterà ora ai pubblici ministeri inquirenti decidere, o meno, di esercitare l’azione penale e per come haqnno agito chiederanno il rinvio a giudizio.Tuttavia gli imputati ora possono presentare altre memorie difensive per ottenere l’archiviazione.
AVVOCATI A LAVORO
Cecchino Cacciatore (D’Angelo), Antonello Natale (Petraglia, Merola e Montechiaro), Enrico Tedesco (Carmine Greco), Giuseppe Scorza (Pagano e Mucciolo) e Domenicantonio D’Alessandro (Accarino), stanno valutando le azioni difensive da opporre ai pubblici ministeri. La cassazione comunque ha già dato una svolta all’intera vicenda