17 Marzo 2025

CAPACCIO PAESTUM,GIRO DI COCAINA E HASCISC SCARCERATI GLI UOMINI DELLO SPACCIO

Capaccio Paestum-In carcere (oltre a Umberto Rossi per cui l’ordinanza è stata annullata) erano finiti il figlio Giancarlo, Salvatore Maresca che ne era considerato il braccio destro, Roberto MarescaAntonio Buonora, Lucido Valentino VenturielloMarco GrimaldiMirko Ruggieri e Gianluigi Strianese.

Annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare per Umberto Rossi, attenuazione della misura per tutti gli altri, che dal carcere passano agli arresti domiciliari. È questa in sintesi la decisione del Tribunale del Riesame che ha vagliato  le posizioni degli arrestati dello scorso ottobre, per un giro di spaccio che da Capaccio si estendeva anche in comuni limitrofi e nel basso Cilento. Umberto Rossi, già affiliato alla Nco di Raffaele Cutolo, è accusato di aver fatto parte del sodalizio guidato dal figlio Giancarlo e di aver poi preso il suo posto quando questi era finito in carcere. Per le vicende relative a questo secondo periodo, quando le redini del gruppo erano passate n mano a Umberto, c’era già stato un altro blitz a luglio; a ottobre sono arrivate invece le misure cautelari per la fase antecedente ed è su questa che si è pronunciato ieri il Tribunale del Riesame.

In carcere (oltre a Umberto Rossi per cui l’ordinanza è stata annullata) erano finiti il figlio Giancarlo, Salvatore Maresca che ne era considerato il braccio destro, Roberto MarescaAntonio Buonora, Lucido Valentino VenturielloMarco GrimaldiMirko Ruggieri e Gianluigi Strianese. Secondo la Direzione distrettuale antimafia avevano messo in piedi un traffico di stupefacenti che riforniva gli assuntori di cocaina, hascisc, marijuana e anfetamine. Gli inquirenti hanno ricostruito che gli spacciatori si rifornivano da grossisti di Napoli, nei quartieri di Secondigliano e Scampia e poi smerciavano le dosi di stupefacente non solo a Capaccio Paestum ma anche nelle piazze di Agropoli, Santa Maria di Castellabate, Castelnuovo Cilento, Oliveto Citra, Perdifumo, Roccadaspide e Vallo della Lucania. COMUNICATO STAMPA CARABINIERI

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