19 Marzo 2025

CASTEL SAN GIORGIO, BOMBA AL COMUNE VANNO AVANTI LE INDAGINI

La telecamera che inquadra l’ingresso del portone del Comune di Castel San Giorgio disattivata poco prima dell’esplosione della bomba davanti l’ingresso del Municipio. È questo il particolare che rende ancora più inquietante l’attentato di ieri notte alla sede comunale di piazza Amabile. Questo di ieri notte – avvenuto tra le ore 2,05 e le 2,10 – è il sesto attentato che ha colpito amministratori o edifici pubblici a Castel San Giorgio: un’escalation iniziata dal 2018 (prima amministrazione della sindaca Paola Lanzara) e culminata con l’intimidazione ad assessori e perfino alla stessa prima cittadina (durante questo secondo suo mandato elettorale) e ancor di più ieri notte quando bersaglio è stato lo stesso simbolo della città.

La deflagrazione

L’ordigno artigianale (se così lo si può definire, giusto perché non è di tipo militare) ad alto potenziale, esplodendo ha spalancato il portone, lo ha reso instabile, ha fatto cadere il timpano sull’ingresso, rotti alcuni vetri e danneggiato l’apparecchio marcatempo. Immediate si sono sviluppate fiamme e il fumo ha invaso gran parte degli uffici fino al secondo piano, dove è rimasto un cattivo odore fine a tarda mattinata. I detriti hanno invaso l’area antistante il portone (tra via Antonio Rescigno e piazza Amabile). Oltre al tremendo boato udito anche nei comuni confinanti, l’onda d’urto generata dall’esplosione ha lesionato alcuni vetri posti al di sopra della porta d’ingresso e di un finestrone di una abitazione di fronte, in primo vicolo Casa Izzo, a distanza di una settantina di metri.

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