CORONAVIRUS: COSA STA ACCADENDO REALMENTE IN ITALIA.CERCHIAMO DI CAPIRLO
Paginate di giornali, talk show televisivi, notiziari Rai e di altre emittenti nazionali, tutte imperniate alla trattazione del Coronavirus che avanza, inesorabile, in maniera letale, in Italia. Sembra come un film di fantascienza e credo lo sia a tutti gli effetti. Il contagio si diffonde ovunque e senza tregua. Sale il numero delle vittime, si registrano addirittura risse nei supermercati per accaparrarsi le provviste e la città di Milano e non solo, è pressoché deserta. E la domanda ineludibile è la seguente: Come andrà a finire? Di chi sono le responsabilità di quanto accaduto? Acclarato il punto di partenza su questa sciagura, ci si chiede se fosse stato possibile evitarla. Perché non ha dominato il realismo della responsabilità? Ci si riferisce ovviamente al politicamente corretto, in virtù dell’apertura a tutti i costi dei porti e degli aeroporti; così come frontiere e confini. Lo abbiamo compreso e capito purtroppo, a nostre spese. Sulla nostra stessa pelle, per il politicamente corretto, si muore. Si muore fisicamente, letteralmente. Colpa del globalismo senza anima alcuna. E purtroppo, pochi ricordano quando il Premier Giuseppe Conte, nel programma televisivo della Gruber, affermava che: “tutto è sotto controllo”. Ma solo poche ore addietro, nella stessa trasmissione, lo stesso “premier” (sic) ha asserito che vi sono state delle falle. Il Sindaco di Milano Sala, puntava il dito contro chi osava, poco tempo fa, sollevare il problema della possibile diffusione del Coronavirus in Italia, recandosi beatamente a fare colazione nel quartiere cinese di Milano. Lo stesso primo cittadino, ieri ha di fatto decretato la chiusura dei luoghi pubblici della sua città. In pratica, è la realtà stessa a confutare le sue ragioni, senza remore alcune, le frustrazioni e le astrazioni funzionali all’ordine del potere.
La politica dimostra e palesa chiaramente il suo fallimento in virtù di attuazione di regole e criteri deregolamentate, ma soprattutto della privatizzazione capitalistica. E’ grazie al pubblico, ai ricercatori, ai medici che si stanno curando i contagiati. Senza il pubblico, intendo ospedali, strutture mediche, tutto questo non sarebbe possibile. Da questa tragedia del coronavirus, credo abbiamo appreso una grande lezione: le vere emergenze, quelle reali, quelle che mettono a repentaglio la vita di un intero popolo, palesano la perversa falsità di un sistema, quello liberista, che è incardinato ed incentrato su interessi egoistici e business privati. La classe politica italiana (e riconosciamolo una volta per tutte) è stata irresponsabile. Si è mossa ed ha agito come se nulla fosse di grave e di reale. Come se questo coronavirus, fosse una pertosse o magari una influenza del periodo di gennaio e febbraio. Malessere comuni a tutti. Si dovevano chiudere le frontiere, i porti, ed operare la quarantena con tutti quelli provenienti dalla Cina. Nel tempo in cui qualcuno va a processo per il sequestro vero o presunto di navi, ci si dovrebbe domandare quale è la pena prevista per chi, come la sua superficialità ed approssimazione, ha reso possibile ciò che ora sta accadendo in Italia con il coronavirus. Ciò che sta accadendo è di una gravità estrema. Bisogna prenderne coscienza. Nel frattempo, la Francia vuole chiudere le frontiere con l’Italia. Dicasi lo stesso per la Romania. L’Austria aveva bloccato nella giornata di ieri, 23 febbraio, un nostro treno. Chi sono or dunque i soli fessi ed irresponsabili che aprono porti e frontiere? In Italia vince Carola Rakete. Poveri noi.Giovanni Coscia