ESTORSIONE E USURA A DUE GIOVANI IMPRENDITORI: ARRESTI ANCHE NEL SALERNITANO
Questa mattina, nelle province di Salerno, Napoli, Avellino e Potenza, la Direzione Investigativa Antimafia di Salerno ha eseguito un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Diverse persone sono accusate di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’indagine, iniziata a luglio 2025, ha permesso di scoprire una rete criminale organizzata, composta da individui legati o vicini a tre gruppi camorristici attivi tra le province di Salerno, Avellino e Napoli.
I membri del sodalizio avrebbero approfittato della fragilità economica di due giovani imprenditori del settore conciario, nell’Avellinese, concedendo loro prestiti usurari e poi estorcendo ingenti somme di denaro, accompagnate da continue minacce personali.
Per eseguire i fermi, sono stati impiegati 120 operatori specializzati, tra cui anche unità pilota di droni della DIA. Alla fase esecutiva hanno collaborato:
Le Questure di Avellino e Salerno
I Comandi Provinciali dei Carabinieri di Napoli, Salerno, Avellino e Potenza
I reparti della Guardia di Finanza di Salerno e Avellino
Coinvolte anche le Procure di Avellino, Nocera Inferiore, Torre Annunziata e Potenza per le richieste di convalida da parte dei rispettivi Uffici GIP.
“Il provvedimento d’urgenza – si legge nella nota – è stato necessario per interrompere le attività criminali ancora in corso e per tutelare l’incolumità delle vittime, oggetto di minacce sempre più gravi e insistenti”.
La Procura ha ricordato che il decreto non costituisce una sentenza di colpevolezza definitiva e sarà valutato dai giudici competenti nelle prossime fasi del procedimento. È inoltre impugnabile davanti al Tribunale del Riesame.
