19 Marzo 2024

NAPOLI,INGIUSTO MORIRE COSI’ MA ANCHE SOPRAVVIVERE

Aveva già rubato un Rolex, una catenina d’oro e si apprestava a mettere a segno il terzo colpo. Solo che sulla sua strada si è messo un carabiniere in borghese con la pistola di ordinanza nella fondina, perché in fondo si era a Napoli, la città di Gomorra, degli scippi, delle rapine, mica le Maldive. Parliamoci chiaro: uno che presta servizio nelle forze dell’ordine è operativo h24, figurarsi se a subire una rapina è proprio lui.
Quando perde la vita un ragazzetto di soli 16 anni in questo modo bisogna interrogarsi. Tutti.

Devono farlo in primis i genitori che raccontano di un figlioletto timido, buono e sopratutto lavoratore. Cosa ben diversa è scorrazzare di notte a fare rapine. Per non parlare di chi ha devastato il pronto soccorso e sparato fuori la Caserma Pastrengo. Della serie, vogliamo giustizia, però iniziamo a farcela a modo nostro. Si indaghi e si vada in fondo e sopratutto si prendano gli autori e si sbattano in galera prima di tutti. Poi magari si passerà al processo del carabiniere la cui vita è anche segnata e, lo sarà per sempre, da una notte assurda. Difficile per chiunque in una frazione di secondo e di paura capire o vedere se la pistola ha il tappo rosso oppure no quando ti viene puntata in faccia. Il carabiniere ha agito per legittima difesa. La difesa è stata proporzionale all’offesa. È triste morire così, magari lo sarà anche sopravvivere.Manuel Parlato

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