OMICIDIO VASSALLO,AL SETACCIO IL TELEFONO DI LAZZARO CIOFFI
NAPOLI – Si arricchisce di nuovi e ulteriori colpi di scena il giallo dell’omicidio Vassallo.Udienza al tribunale del riesame di Napoli per Lazzaro Cioffi, detto Marcolino, il brigadiere dei carabinieri arrestato il 19 aprile con l’accusa di aver fatto soffiate e favori ad un’organizzazione di trafficanti di droga del Parco Verde di Caivano, in cambio di denaro e regali. I giudici si sono riservati la decisione sull’istanza di scarcerazione, presentata dai legali del militare dell’Arma, gli avvocati Saverio Campana e Bruno Cervone. Il responso arriverà entro le prossime 48 ore per tutti gli indagati ricorrenti contro l’ordinanza di custodia cautelare, a partire da Pasquale Fucito, detto ’o marziano, ritenuto referente nel Parco Verde del clan Ciccarelli-Sautto, per conto del quale gestirebbe l’affare cocaina in collegamento con i cartelli colombiani. Sono proprio i rapporti con Fucito ad aver inguaiato il carabiniere in forza al nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna.
Intanto, alla difesa di Cioffi non è pervenuta alcuna comunicazione riguardo le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, in corso alla procura di Salerno. Il nome del brigadiere, 8 anni fa, rimbalzò a margine dell’inchiesta sul giallo di Pollica, senza che fosse mai indagato. Una fonte, contattando i familiari della vittima su Facebook, lo indicò come uno dei carabinieri presenti ad Acciaroli il 5 settembre 2010, giorno in cui fu ucciso il sindaco-pescatore. Ma le verifiche della Dda di Salerno non trovarono riscontri all’ipotesi. Ma nei giorni successivi al maxi blitz in cui Cioffi è finito in carcere, ci sono stati scambi di informazioni ed un incontro tra i magistrati delle Dda di Napoli e Salerno. Sul tavolo la posizione del brigadiere accusato di collusioni con il clan e gli eventuali elementi di contatto fra le due inchieste. Sei giorni fa la pm napoletana Mariella Di Mauro ha tenuto un vertice con il collega salernitano Leonardo Colamonici, titolare del fascicolo su Vassallo. I due pubblici ministeri hanno parlato delle intercettazioni sulle presunte coperture che Cioffi avrebbe garantito a Fucito.Gianmaria Roberti