OSPEDALE DI VALLO DELLA LUCANIA,25 SINDACI SUL PIEDE DI GUERRA
I primi cittadini di: Ascea, Campora, Cannalonga, Casalvelino, Castelnuovo Cilento, Ceraso, Cuccaro Vetere, Gioi, Futani, Laurito, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Novi Velia, Omignano, Orria, Perito, Pollica, Pisciotta, Salento, San Mauro La Bruca, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio e Vallo della Lucania, afferenti al Distretto sanitario n. 70 di Vallo della Lucania sono in stato di agitazione permanente.
LA CONTESTAZIONE
Protestano per lo stato di abbandono dell’ospedale di Vallo della Lucania ritenendo che si stia facendo un’azione di depauperamento da parte della asl di Salerno.L’ospedale S. Luca è oggetto di un lento impoverimento nei servizi e nelle apparecchiature che mette a repentaglio la sopravvivenza del presidio e la salute dei cittadini del vasto e variegato territorio a sud della Provincia di Salerno che vi afferiscono
LE MOSSE
Il comitato di agistazione permenente composto dai 25 sindaci chiede un incontro al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca e un’audizione al presidente della quinta commissione permanente della Sanità della Regione Campania, Raffaele Topo.
LE RISPOSTE
La risposta del manager dell’Asl, Antonio Giordano: «Tutto quanto richiesto dai sindaci è in corso di risoluzione. Ci sono gare di appalto per nuovi macchinari; ci sono procedure per l’invio di nuovo personale. Anche per i lavori di tipo strutturale la situazione è in corso. Bisogna rispettare i tempi tecnici per poter espletare il tutto. E i sindaci questo lo sanno. Una volta operati i procedimenti amministrativi utili, nei tempi stabiliti dalla legge e non dal sottoscritto, vedranno che l’ospedale di Vallo non avrà meno delle altre strutture della Provincia, anzi…».