9 Dicembre 2024

POLLICA, IL SINDACO STEFANO PISANI INVITATO A DIMETTERSI DA DARIO VASSALLO REPLICA: ” CONFRONTIAMOCI”

Stefano Pisani mantiene la calma, ne ha viste tantissime in questi anni e ora nel momento in cui sta per venir fuori quella verità tanto attesa è determinato a rimandare al mittente le accuse di Dario Vassallo che lo aveva invitato a dimettersi qualche giorno fa (leggi qui) con riferimenti anche poco piacevoli.

QUESTA LA RISPOSTA VIA SOCIAL DEL SINDACO PISANI

Egregio dr. Dario Vassallo,
in questi giorni la magistratura ha fatto importanti progressi nella ricerca della verità.
Tutti, io in primis, confidiamo che l’impegno degli inquirenti permetta di fare luce sull’orrendo crimine e di assicurare alla giustizia i responsabili della morte di Angelo.
Nel contesto di questa ricerca della verità, le sue insinuazioni nei miei confronti davvero non meritano attenzione e, in un primo momento, ho ritenuto che la cosa migliore fosse non darvi seguito.
Tuttavia l’alta considerazione che ho del ruolo di Sindaco, la necessità di difendere la reputazione dei cittadini di Pollica – che lei non perde occasione di offendere – e soprattutto l’affetto che mi lega ad Angelo mi impediscono di restare in silenzio di fronte ad una mistificazione della realtà tanto grave.
L’impegno di questa amministrazione, non solo nel mantenere viva la memoria di Angelo, ma anche nel trasformare Pollica nel Comune che lui ha sempre immaginato, è testimoniato dalle parole di Angelina, moglie di Angelo Vassallo, sua cognata:«A Pollica la memoria di Angelo è viva ed il suo esempio è divenuto nel tempo faro e guida per molte persone del territorio. Questo è anche frutto delle numerose iniziative di salvaguardia della sua memoria che il Comune di Pollica ed in particolare Stefano Pisani, il Sindaco, già scelto da Angelo quale suo successore, hanno portato avanti in questi 14 anni. Oltre alla cura della memoria a Stefano vanno anche riconosciuti la determinazione ed il merito di aver portato a termine molti dei progetti che Angelo aveva immaginato di realizzare prima del suo barbaro omicidio. Oggi mio marito sarebbe fiero dello sviluppo del nostro Comune».
È grave che si alterino i fatti e si racconti strumentalmente la storia di questi anni, distorcendola al solo fine di accreditarsi un ruolo politico in contrapposizione all’amministrazione del Comune di Pollica. Non onora la sua persona nè quella di Angelo.
Le sue illazioni nei miei confronti, in qualità di Sindaco scelto dalla nostra Comunità per continuare l’opera di Angelo, rappresentano una grave mistificazione della realtà che merita di essere denunciata nelle sedi competenti perché venga ripristinata la verità dei fatti.
Lei ha avuto un uomo straordinario come fratello; il suo dolore merita rispetto, ma dovrebbe ricordare che diffondere notizie false e giudizi infondati non serve né a lenire il dolore né a onorare la memoria di Angelo.
Le notizie di questi giorni mi hanno dato speranza e fiducia, per questo auspico che lei riconosca pubblicamente l’infondatezza dell’incredibile accusa che mi muove.
Soprattutto mi auguro che lei comprenda che alla verità si potrà arrivare solo UNITI: la comunità, il Comune, la Fondazione, Angelina, Antonio, Giusy e tutti coloro che vogliono bene ad Angelo e ne onorano il ricordo.
Mi rendo inoltre disponibile a fare chiarezza e, se lo riterrà opportuno, a confrontarmi con lei nelle sedi opportune, in nome della verità e della trasparenza che da sempre mi contraddistinguono.

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