28 Marzo 2024

RITROVATO VIVO IL BAMBINO SCOMPARSO NEL MUGELLO

Si propende per l’allontanamento volontario. Le ricerche si sono concentrate in tutte le direzioni ed alla fine il grande risultato.

La notte scorsa, nel Mugello, era scomparso, dal letto della sua casa una bambino di due anni, di nome Nicola Tarturlì ed è stato ritrovato ai piedi di una scarpata da un giornalista Rai e da un carabiniere. Il volontario ha esclamato: “un miracolo”. E le condizioni del piccolo non destano particolari preoccupazioni. Il padre ha affermato che suo figlio è forte ed ha resistito per questo. Le ricerche da parte di Carabinieri, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e numerosi volontari, erano scattate subito ed un giornalista del programma RAI, La Vita in Diretta, Giuseppe Di Tommaso, che stava effettuando con la sua troupe proprio un servizio su ciò, ha sentito un flebile gemito provenire da una scarpata a 3 Km da casa. Era soltanto un flebile gemito, ma è bastato al bambino per farsi sentire. Sono state subito avvertite le Forse dell’ordine ed un luogotenente Dario Ciccarelli, si è calato per 25 metri giù per il dirupo trovando il piccolo e riconsegnandolo alla madre. Il soccorritore ha affermato che non poteva essere certo che fosse Nicola, ma è andato verificare ugualmente. Ha chiamato diverse volte il bambino, il quale non ha risposto, ed invece di un animale è sbucato proprio lui ed ha abbracciato il soccorritore. L’allarme era stato dato ieri mattina dai genitori che vivono a Campanara, una località ad ottocento metri di altezza, vicino al confine con l’Emilia Romagna. Essi lo avrebbero messo a letto e non lo avrebbero più trovato.

L’ipotesi più accreditata propende per un allontamento volontario. I genitori, comunque, hanno avvisato solo la mattina i Carabinieri, mentre il bambino era scomparso a mezzanotte. Il sindaco si è dimostrato soddisfatto del lavoro svolto e di tutti gli sforzi compiuti. Il volontario che lo ha sentito, ha affermato che il bambino non dava l’impressione di essere rimasto solo per ore. Non ci si spiega come sia potuto accadere un fatto del genere. I genitori ipotizzano che il bambino sia uscito fuori a cercarli muovendo la maniglia della porta di casa, che non era chiusa a chiave. Loro erano a venti metri di distanza, ma egli non ha chiamato nessuno. Un grande sollievo per i genitori, per i vicini che si erano uniti alle ricerche e per i soccorritori. E, naturalmente, da parte dei genitori, un grande ringraziamento per la riuscita dell’operazione di salvataggio. Guido Honorati Broggi

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