AGROPOLI, IL GIOVANE STA BENE MA SULL’ABBATTIMENTO DELLA CASA C’E’ DA FARE UN RIFLESSIONE Di Sergio Vessicchio
La notizia più importante che il ragazzo sta bene, ha avuto solo un grande spavento e si è sentito male (clicca qua). Un ragazzino che solo ora si affaccia alla vita si vede arrivare ruspe e carabinieri sotto casa invece di vedersi arrivare regali e caramelle può prendersi uno spavento. Ora però una riflessione va fatta. Doveva essere abbattuto un lato della casa nei pressi di trentova, Un bagno e una cucina, realizzati non in pietra ma con dei pilastri nel 1991 quando il parco non c’era, fu istituito nel 1994. Il giudice ecologista non ha voluto sentire ragione. Preferisce un albero o una frasca o dei cinghiali ad una casa costruita prima della istituzione del parco che come è noto è stato un flop. E’ un carrozzone politico delle sinistre con qualche siringa di destra, una sorta di comunità montana, gesti male e portati avanti peggio.
Basti pensare che l’attuale presidente si c’è costruito una carriera politica. Invece di indagare sul mancato decollo del parco, sulla stagnante situazione in cui si trova, sulla perdita di consensi e di turisti nonchè di visitatori, si fa la pulce ad un pilastro e si fanno arrivare le ruspe nella quiete di una famiglia perbene, umile e degna di grande affermazione intellettuale. Si rischia di far stare male un ragazzino che si vede crollare il tetto e i suoi sogni. Vorremmo sapere se qualcuno si attivasse a buttare giù la casa a quel magistrato che ha ordinato l’abbattimento come il suddetto prendesse la cosa. Forse direbbe “ la mia abitazione non è abusiva, è stata autorizzata “ ma autorizzata da chi? Le nostre città dovrebbero essere abbattute per l’ottanta per cento a causa delle brutture autorizzate e poste in luoghi pericolosi. In questo caso lo ha fatto a fin di bene, il manufatto arrecherà gran disturbo, meglio un fico selvatico o un ulivo, i cinghiali potrebbero essere disturbati nel pascolo.
Oramai siamo all’inverosimile da una parte si abbattono le case per mettere gente in strada dall’altra lo stato paga profumatamente per dare alloggio a chi non ce l’ha. Il parco sarà pure una cosa bellissima, abbiamo lottato perchè si istituisse, ma non si lede la libertà altrui con una facilità disarmante. Noi non ci stiamo. Ricordatevi che come giudicate sarete giudicati. Un giorno vi ritroverete il vostro “costruito” magari anche con tanti sacrifici, abbattuto e solo allora capirete perché. Sergio Vessicchio