CAPACCIO PAESTUM: LA STORIA SIAMO NOI di Sergio Vesscichio

E be chiamiamolo pure fulmine a ciel sereno.Il ruolo di un media come Stile Tv straordinario portatore di notizie si riempie di significato perchè riporta a galla una storia tanto incredibile quando umana in un momento strategico e sembra proprio fatto tutto a posta. In questi due articoli di stile tv c’è tutta la vicenda:
I due protagonisti principali dunque furono la madre e il padre dell’Ex sindaco Italo Voza e di Marco,Tony e Carmine. E come si può leggere nei due pezzi degli straordinari colleghi di Stile Tv verso i quali nutriamo grandissima stima Ottavio Voza e Ida Borrelli insieme con altri protagonisti furono gli angeli della famiglia del custode del museo dell’epoca.Tutti coloro che hanno letto e rivissuto questa vicenda si sono fatti la loro idea.Ottavio da sempre conosciutissimo nel comune di Capaccio Paestum stimato personaggio marito di Ida Borrelli agropolese e donna di alto valore morale.Il loro matrimonio è l’interpretazione più fedele della vicinanza tra Agropoli e Capaccio Paestum soprattutto in un periodo difficile come quello post bellico quando le due comunità vennero ancor più unite dai soldati americani che sbarcarono sulle dune di entrambe per intervenire a favore dell’Italia nel difficile secondo conflitto mondiale e seguito poi dalla comunione di valori che di fatto ne hanno fatto un unico ricchissimo territorio.Da una parte la storia,la produzione,l’agricoltura,dall’altra il porto,i panorami,gli anfratti,le istituzioni.Potevano essere una potenza, sono solo due gemelli di ovuli diversi con strade divaricate.Ma gli agropolesi adorano Capaccio Paestum e i capaccesi adorano Agropoli.Nelle due realtà s’intersecano parentele,amicizie,fratellanze ma anche investimenti,rapporti di ogni genere,interessi comuni.Ottavio e Ida sono il simbolo di due territori uniti e importanti con tutto l’orgoglio di Capaccesi e agropolesi.La premessa è d’uopo per entrare nell’argomento principe che è quello del gesto nobile fatto dai coniugi Voza – Borrelli che testimonia la grande disponibilità di chi sul territorio ha meritato i galloni di cittadino vero.I voza come tante famiglie e come i Barlotti protagonisti comunque nella vicenda e come tanti altri casati che con la riforma fondiaria hanno dato vita alla crescita e allo sviluppo di un’area decisamente efficace in termini di investimenti,progetti e arricchimenti puliti all’ombra della storia,all’ombra dei Tempi e non era facile.Ottavio e Ida con quel gesto nobile hanno interpretato l’essenza dei capaccesi,della loro bontà di chi ha costruito quel modello vincente chiamato Capaccio Paestum e per questo proprio un figlio della storia pestana come Italo Voza quando ha messo rispettabilmente la fascia tricolore ha unito anche i nomi dando al comune un nome più consono alla storia del comune stesso Capaccio Paestum.Il senso deriva proprio dalla storia perchè Italo conosce bene la storia di Paestum e Capaccio perchè ne è parte integrante ne è la più reale espressione insieme ad altri figli di chi ha costruito il comune,di chi ha investito intorno alle mura antiche.E l’uscita felicissima di Stile Tv cade come il cacio sui maccheroni a ridosso di una vicenda come quella del Nettuno ristorante famosissimo in gestione alla famiglia della moglie proprio di Italo Voza figlio a sua volta di Ida e Ottavio i quali con i fatti hanno contribuito a scrivere la storia di Capaccio Paestum come tanti altri.La storia non s’inventa,si vive e si racconta.Sul Nettuno(sta all’interno del muro di cinta)i più squallidi hanno fatto politica e sciacallaggio ma anche terrorismo, non sono i figli della storia del comune,quelli non hanno parlato perchè sanno la storia.Il salvataggio della famiglia del custode del museo per fortuna è uscito adesso e non in campagna elettorale perchè se no avrebbero parlato anche di strumentalizzazioni.Per fortuna è uscito dopo le elezioni ma anche dopo la sentenza della corte dei conti e mette il tappo ad una vicenda incresciosa facendo capire che la storia non può essere una coincidenza. Chi ha contribuito alla crescita sana dell’intero comprensorio poi ne trae inconsapevolmente anche dei legittimi vantaggi,ma è giusto.Le fiamme della casa a Palazzo De Maria testimoniano l’invidia e la cattiveria,le mani di Ottavio e Ida sono la bontà che c’è nel comune di Capaccio Paestum.Questa è la metafora che leggiamo in una storia straordinaria nelle more del riabbraccio e della festa che sancirà il ritorno della famiglia salvata dalle fiamme a Paestum.E poi quel nome che è tutto un programma “Pia” il cui significato è di una grandezza straordinaria(è il nome anche di Padre Pio) ed è il nome della signora proprietaria del Bar Anna capace con la sua splendida famiglia di dare un servizio straordinario h24 ai tanti turisti provenienti da ogni parte del mondo con un sacrificio enorme e un’accoglienza sempre all’altezza della storia per difendere e rispettare la storia stessa di cui questa famiglia è stata grande protagonista.Ma che belle persone sono gli attori di questa storia del salvataggio del 1963, immagine perfetta dei cittadini di tutto il comune di Capaccio Paestum.Un comune che comunque si distingue perchè più degli altri vanta cittadini laboriosi,umani,disponibili e degni di rispetto.Le fiamme di questa vicenda sono poi il simbolo di pochi e cioè di coloro che delinquono,frodano lo stato,cercano arricchimenti con la politica e insultano il prossimo con ogni mezzo e a Capaccio Paestum per fortuna sono pochissimi.La storia per Capaccio Paestum è l’asse portante del comune e del territorio,i templi,il museo,hera argiva e chi più ne ha più ne metta sono la ricchezza culturale ma non solo.La storia è per Paestum l’anima di tutto.Ottavio,Ida,Antonino,Mariella hanno,con il loro gesto,dato un segnale chiaro di chi ha fatto la storia del comune.E solo ora riusciamo a capire perchè durante la campagna elettorale l’ex sindaco Voza trovò un inno di cui non riuscivamo a capire il perchè lo aveva rispolverato.Ora cominciamo a capire eccolo e ora proprio tutti capiranno: