LA VIA CRUCIS DI ALFIERI STAZIONE PER STAZIONE di Sergio Vessicchio
Una carriera sempre in ascesa quella di Franco Alfieri da sindaco a soli 19 anni di Torchiara fino al primo scranno di piazza della repubblica di Agropoli passando per l’assessorato ai lavori pubblici della provincia nella quale è stato anche consigliere di opposizione fino ad arrivare all’elezione a sindaco di Capaccio Paestum battendo il record di sindaco in Italia in tre comuni diversi. Poi presidente della provincia, presidente dell’unione dei comuni, consigliere personale di Vincenzo De Luca alla regione, presidente del masterplan ma soprattutto una leadership maturata nel Cilento che non gli è bastata a salire in parlamento quando fu bocciato nell’era dei grillini.
Una vita passata a tagliare nastri, ad alzare opere, a costruire il Cilento del futuro, mai un minuto fermo, mai un giorno libero, mai senza sentire il rumore dei nemici perché ha sempre attirato su di se antipatie e invidie. Più volte è stato messo sotto accusa e se ne è uscito in maniera pulita anche quando ad Agropoli alla vigilia della prima elezione a sindaco di Capaccio Paestum venne preso dall’ex pm Montemurro con la gli uomini della Dia che lo accompagnavano proprio nel centro di Agropoli, un’azione mai digerita da Franco Alfieri perché poi tutte le accuse come sempre caddero. In questo momento Franco Alfieri è arrivato al culmine della sua carriera politica, la presidenza della provincia poteva essere propedeutica ad una candidatura alla regione mentre sul tavolo Alfieri aveva programmato altri progetti per il rilancio del suo Cilento quel Cilento svegliatosi con questa notizia. Franco gioca la partita più difficile sella sua vita, quella più spinosa. La salita è cominciata, anche la via crucis che Alfieri percorrerà stazione per stazione è solo all’inizio. Ha la croce addosso, non cadrà ma dovrà dimostrare la sua innocenza è sarà quella la resurrezione. Se ha sbagliato deve pagare è fuori discussione, ora però non diventiamo tutti giudici e pm e abbiamo rispetto di una persona che per servire il territorio ne sta passando di tutti i colori a torto o a ragione. Sergio Vessicchio