AGROPOLI,LA DISPERAZIONE DI UN BARBIERE: “FATEMI LAVORARE HO BISOGNO DI SOLDI SUBITO”


” La misura è colma e non posso andare più avanti”. Gianni Marrazza, popolare acconciatore di via Piave, ancora prima con la sua attività alle Mattine è di Capaccio, ogni giorno va ad Agropoli per aprire il suo salone, bello e ordinato nel quale c’è tutta la sua bravura, accogliente e ricco di prodotti. La disperazione lo sta portando ad essere nervoso, ad arrabbiarsi continuamente e forse a perdere la calma lui che è un tipo molto dinamico, sempre con il sorriso in bocca e sempre gentile con tutti. Amico anche con chi non c’è nella lista dei suoi clienti. Una persona perbene costretta a mettere in piazza il suo problema personale per scuotere le istituzioni e far capire l’importanza di dover stare aperti ma in sicurezza. Naturalmente la sua battaglia è indicativa per rafforzare la posizione dei suoi colleghi che si trovano in situazioni di disagio in questo particolare momento chi per un motivo chi per un altro motivo . Ci scrive un lettera: “Carissimo direttore, innanzitutto le chiedo scusa per il mio sfogo personale ma m i trovo in grande difficoltà. Sono un artigiano che con il proprio lavoro, la propria dignità, ma essendo impossibilitato a svolgere il mio mestiere il barbiere, sono in una situazione a dir poco imbarazzante. Vorrei chiedere a chi di competenza come devo fare ad affrontare questa situazione insopportabile per mancanza di lavoro e di entrate. Sono un padre separato con due figli, uno di 21 anni disoccupato e un minore studente.
Ho l’obbligo di versare un assegno di mantenimento pari a 400 euro mensili. Essendo già stato denunciato per mancanza di alimenti vorrei sapere come risolvere il mio problema che mi affligge anche di notte. E mi ritengo già molto fortunato perchè ho trovato nel sindaco Adamo Coppola e nel consigliere comunale Franco Di Biasi due amministratori e amici che mi stanno aiutando con i permessi visto che vengo da fuori paese e con altri interessamenti. Sono disperato” In pratica Marrazzo deve pagare l’affitto, deve pagare le tasse, deve vivere e deve dare il sostegno per due figli a carico della ex moglie, emolumenti che il tribunale gli ha obbligato di versare pena dei provvedimenti severi, ma anche perchè i suoi figli sono tutta la sua vita e non vuole fargli mancare niente. La situazione si è fatta insostenibile. Le reiterate chiusure hanno messo in ginocchio le sue certezze, hanno rotto l’equilibrio del suo status e hanno contribuito a far precipitare la situazione personale. Prima si risolve questa vicenda e prima Gianni Marrazzo potrà ritrovare il suo equilibrio, la sua serenità e guardare avanti recuperando le certezze che la pandemia e lo Stato gli hanno tolto. Ma la situazione del barbiere Gianni Marrazzo è solo un esempio di cosa sta succedendo in Italia e nel mondo con persone costrette, come lui, a rivedere la propria vita e a modificare il proprio lavoro e in tanti non ce la fanno. Bisogna fare presto. Sergio Vessicchio