ENNESIMA MORTE BIANCA NELL’AGRO NOCERINO SARNESE IL MONITO DELLA FILCA CISL DURACCIO: ” ORA BASTA”

Ennesima denuncia della Filca Cisl – non si può morire per il lavoro. È inaccettabile che ancora al giorno d’oggi si esca di casa la mattina per andare a lavorare e si rischi di non tornare la sera – ha detto oggi, 13 gennaio, Antonio Duraccio responsabile della Filca Cisl area Agro Nocerino Sarnese – Le aziende e le istituzioni preposte devono investire in maggiori controlli e in formazione, che deve essere vista come un investimento, non più come un costo da ridurre.
Solo così questa serie di morti drammatiche potrà finalmente arrestarsi”. Ieri per l’ennesima volta si e verificato quello che tutti noi non vorremmo mai pronunciare, incidente sul lavoro a via Cucci a Nocera Inferiore. Un uomo di San Valentino Torio è rimasto schiacciato da un camion mentre erano in corso lavori edili per un condominio. Un po’ di mesi fa il ministro del Lavoro Orlando annuncio le nuove assunzioni nei servizi di prevenzione e di controllo territoriali, cioè le strutture che dovrebbero garantire il rispetto delle norme per la tutela dei lavoratori, e che spesso denunciano enormi buchi nella pianta organica a livello provinciale, annunci nella realtà sono rimasti annunci.
Secondo i dati Inail nel 2021 nei primi dieci mesi sono morte 1.017 persone per incidenti sul lavoro. Una mattanza che non si arresta dunque e che fa registrare numeri in aumento. In base all’analisi territoriale dei dati si registra infatti una risalita al sud (da 141 nel 2019 a 192 casi mortali), nel nordest (da 136 a 147) e nel centro (da 128 a 129) e un calo nel nordovest (da 265 a 169) e nelle isole (da 46 a 40). Le denunce di infortunio complessive presentate tra gennaio e luglio sono state 312.762, quasi 24mila in più rispetto allo stesso periodo del 2020 ma 60mila in più rispetto al 2019. E sono aumentati i casi di esito mortale anche a livello percentuale rispetto al numero delle denunce pervenute. Gli infortuni sul lavoro denunciati sono aumentati del 6,4% nella gestione Industria e servizi (dai 249.499 casi del 2020 ai 265.499 del 2021), del 4,4% in Agricoltura (da 14.797 a 15.450) e del 29,4% nel Conto Stato (da 24.577 a 31.813). In Campania solo nel mese gennaio 2021 ammontavano a 53 i caduti sul lavoro, gennaio 2022 iniziato da poco speriamo di non superare il numero di gennaio 2021. Oggi posso affermare che il risultato che ha raggiunto la Cisl e la Filca per la Ape social, cioè la possibilità di andare in pensione a con 63 anni di età e 32 anni di contributi (invece di 36) fa parte di quelle battaglie che continuiamo a fare per garantire che gli operai affrontano il lavoro che presenta tante incognite in modo più sereno.