MICHELE ZARRILLO: QUANDO L’ANIMA ATTRAVERSA L’ARTE DELLA MUSICA

(Giovanni Coscia) – Autore, cantautore, musicista, 63 anni, Michele Zarrillo è senza dubbio alcuno, l’artista, il cantante, che dona alla musica, la vera arte e tutte le emozioni dell’anima. Testi da brividi, con emozioni nel quale, è inevitabile riconoscersi e lasciarsi abbandonare in quelle emozioni nascoste in ognuno di noi, ma che si estrapolano nel momento esatto che le sue parole, i suoi testi, le sue musiche, accarezzano il cuore ed attraversano l’anima. In verità, un artista di successo, ottenendo molte partecipazioni al festival di Sanremo e vincendo la manifestazione canora nel 1987. Ma molte sue canzoni, pur se non ottenendo il primo posto, lo hanno ottenuto nelle classifiche dei dischi e dei CD più venduti, rimanendo come vere ICONE della musica italiana nel mondo. Nato a Roma, ma di padre originario di Rionero in Vulture (PZ) e da madre salernitana, originaria di Corbara. Michele Zarrillo nel 1979 vince il Festival di Castrocaro, ma le sue performance artistiche, la sua levatura di ottimo compositore, hanno fatto si che artisti quali Renato Zero, Ornella Vanoni e Roberto Vecchioni, cantassero le sue melodie, i suoi testi. Tantissimi i suoi successi, a partire dal brano presentato a Sanremo nel 1982 con UNA ROSA BLU, successo indiscusso e che per moltissimi anni, tutti gli italiani hanno cantato. Ma ciò che più è importante riportare e che le sue canzoni, lasciano un brivido intenso nell’animo di chi le ascolta. Ti trascinano nell’amore, negli affetti e perché no, nei ricordi che ognuno vive nella sua vita. Non esageriamo se affermare che anche il grande MAHATMA GANDHI, si sarebbe emozionato al cospetto dei suoi testi, delle sue canzoni, cantate come pochi sanno fare. Un vero artista. E non va dimenticato un brano straordinario tra i tanti, quale, L’ELEFANTE E LA FARFALLA, oppure CINQUE GIORNI. Ma elencarle tutte, ci vorrebbe una enciclopedia. Un vanto per la nostra Italia, che ha perso quel filo artistico di artisti veri, capaci di attraversare l’anima con messaggi d’amore, nei testi scritti, che neanche il miglior poeta, saprebbe enunciare. Zarrillo e’ un’icona della canzone italiana. Un vanto nel mondo per ognuno di noi ed ascoltarlo sempre, è come ascoltarlo sempre si rinnovano le emozioni. ….Amore che devo inventare, io come i bambini e gli acrobati a terra un mio senso non ho. Ma il cuore mi spinge a rischiare…… Ma come vorrei, portarti lassù, non scendere più. E’ parte del testo del brano l’acrobata, che suscita emozioni e fa rinascere ogni volta, il brivido intenso, di chi vive per amore e per l’amore. Grazie Michele Zarrillo, per la tua arte, per la tua musica, ma soprattutto, per le emozioni che dai a noi tutti, in un mondo che fa del qualunquismo e del pressapochismo, il proprio modo di vivere.