TARRO: L’UMANITA’ E’ NELLE TUE MANI


(Giovanni Coscia) – Lo ha sostenuto sin dal primo sentore di questo coronavirus. Prima addirittura che il paziente zero, fosse contaminato. Eravamo a Gennaio e Già lo scienziato Giulio Tarro, virologo di fama internazionale, aveva stabilito che il covid 19 aveva la sua cura, la sua terapia: intervenire con gli anti virali e con altri sistemi terapeutici. In pratica, – dichiarava Tarro sin da Gennaio – i normali anticorpi divengono un fatto importante, in quanto una piccola parte del plasma dei soggetti guariti, deve essere iniettata nel corpo delle persone infette dal virus. Il problema si risolve dall’oggi al domani. E’ in pratica il plasma dell’essere umano, che salva un suo simile. Le affermazioni scientifiche di Tarro, non avevano trovato il “placet” degli uomini di Conte e della sua task force. Burioni, infatti, a capo di questa scellerata commissione, aveva sostenuto che il coronavirus, non rappresentava per l’Italia alcun problema. “Siamo preparati ad ogni evenienza e le strutture sono tutte ricettive”. Faceva la voce grossa, in quanto portavoce e confidente di Conte, il quale, affidandosi ciecamente al suo cagnolino leccapiedi, non aveva considerato le affermazioni di Tarro. Lo stesso Burioni, aveva contraddetto a chiare lettere cubitali, quanto Tarro aveva suggerito. Si è proseguiti, quindi, con le assurde terapie adottate sino ad ieri mattina e considerato il fallimento generale, con morti eccessivi, che chiedono giustizia e vendetta, Burioni & C, sono nella tempesta. Si è passati dal contrastare Tarro, ad essere diventati il suo scendiletto. Per tutta la Task Force governativa. E Burioni, suo malgrado, ha dovuto ufficializzare la terapia di Tarro, che ha sempre contrastato, ed ora le sue uscite televisive, confermano che la terapia del Plasma sta portando i suoi frutti. Ma il virologo Burioni, che nella classifica mondiale è posizionato tra gli ultimi al mondo, Tarro tra i primi 10, non ha avuto il coraggio, da uomo e da medico, di confermare la paternità terapeutica alo stesso Tarro. “Stiamo procedendo su questa strada ed i risultati lasciano ben sperare”. Le sue affermazioni giungono in netto ritardo, in quanto già tempo addietro, la terapia era stata e lo è tutt’ora, applicata al Cotugno di Napoli, dal Sacco di Milano e dal San Matteo di Pavia col suo direttore, Giuseppe De Donno, in collaborazione col centro trasfusionale dell’ospedale, diretto dal Dott De Pomo, i quali hanno proceduto all’utilizzo della terapia di Tarro, e con un comunicato ufficiale dello stesso ospedale Pavese, hanno comunicato che la media delle guarigioni è pari a circa 6- 7 unità al giorno. Ed ora è iniziata la solidarietà da parte dei donatori, oramai più di 70, che corrono anche fuori provincia a donare il proprio sangue, con gli anticorpi del covid19. La procedura, inizia la sua attuazione in tutta Italia.
E così Tarro ha avuto ancora ragione. L’uomo che sconfisse il colera; l’allievo preferito di Sabin, creatore del vaccino anti polio e 2 volte candidato al Nobel per la medicina, si è elevato alla salvezza del genere umano. Perché or dunque, la stampa di potere, quella televisiva e dei quotidiani nazionali, non pongono in risalto questa verità? Tarro forse, avrebbe rotto le uova nel paniere ad un sistema basato solo ed esclusivamente sul danaro, quello vile e schifoso che antepone le vite umane agli interessi. Il Vaccino infatti, produce anticorpi, e invece che trovarli e ricavarli da un vaccino che porterà ad un ritardo di oltre un anno e mezzo, gli stessi anticorpi, sono già prodotti da chi è guarito dal virus. Semplice per Tarro, se non addirittura banale.
Centinaia di miliardi di euro, buttati inutilmente all’aria, nel mentre bastava almeno provare quello che Tarro aveva proposto. Invece il bastone tra le ruote; quel bastone che oggi picchia sulla testa di Burioni ed altri che hanno percorso una strada che si è dimostrata sbagliata sin dall’inizio. Corre nelle tv a sostenere che il plasma è l’unica soluzione. Lo dice come se tutto fosse partito dalla sua ….testa…. Ma è un servo sciocco e per niente professionale. Questa volta, al grande Tarro, non sfuggirà il NOBEL, ne siamo certi. A Burioni, perché no, spetta di diritto la candidatura a MISS ITALIA. Ma ciò che è importante è che l’umanità tutta è nelle mani del grande Giulio Tarro.