RUBRICA: “SENTIAMO LA NUTRIZIONISTA” A CURA DI STELLA DI SESSA – CIOCCOLATO E SALUTE DEL CUORE
Gli effetti benefici del cioccolato sul sistema cardiovascolare sono da attribuire al suo contenuto in polifenoli : 50 grammi di cioccolato fondente contengono il doppio di polifenoli di un bicchiere di vino rosso (125 ml) e superano, anche se di poco, la quantità di polifenoli contenuti in una tazza di the verde lasciato a lungo in infusione ( da 6 a 12 minuti).
I polifenoli del cacao vengono distinti in tre gruppi :
– catechine o flavan-3-oli (37% circa);
– proantocianine (58% circa);
– antocianine (4%).
Poiché questi composti si solo rivelati dei potenti antiossidanti, non sorprende che il cacao possieda proprietà simili; i dati attualmente disponibili indicano che il cioccolato, in particolare quello fondente, non il bianco (in quanto privo di polifenoli) e di meno quello al latte (l’aggiunta del latte al cioccolato sembra ridurne l’assorbimento degli antiossidanti presenti), possiede un’attività antiossidante fuori dal comune : una tazza di cioccolato calda genera un’attività pari a cinque volte quella di una tazza di the nero, tre volte quella di una tazza di the verde e due volte quella di un bicchiere di vino rosso. Numerosi studi, tesi a valutare i benefici effetti di un consumo regolare e moderato di cioccolato fondente (quantificato a circa 6,7 grammi al giorno ossia a poco più di un quadratino), hanno rivelato una riduzione di rischio cardiovascolare del 37%, del rischio di diabete del 31 % e del rischio di ictus del 29%. I polifenoli contenuti nel cacao, in effetti, sembrano in grado di esplicare attività antiossidante, antinfiammatoria ed antiaggregante, di contrastare l’ipertensione (favorendo il rilassamento della parete dei vasi sanguigni) e di ridurre il rischio di insorgenza di diabete di tipo II (migliorando la sensibilità insulinica). Altri effetti salutistici del cioccolato fondente, attribuibili sempre ai polifenoli, sono la diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo LDL (“cattivo”), la riduzione dell’ossidazione dello stesso (che predispone all’insorgenza della placca aterosclerotica), della trigliceridemia e l’aumento del colesterolo HDL (“buono”). Nel cacao, e quindi nel cioccolato fondente, non si trova traccia di colesterolo mentre 100 grammi di cioccolato al latte ne contengono circa 16 milligrammi, la stessa quantità contenuta in un etto di yogurt naturale parzialmente scremato. Non è comunque da escludere che i polifenoli contenuti del cioccolato, se da un lato possono essere considerati sostanze dall’attività positiva, perché sono antiossidanti, antiradicalici ed antimicrobici, dall’altro sono antinutrizionali, in grado di limitare la biodisponibilità di proteine ed enzimi e di alcuni minerali come il ferro. In conclusione, è possibile affermare che il cioccolato ad alto contenuto di cacao (minimo 70%), in piccole quantità, esplicando una benefica influenza sul sistema cardiovascolare, sul flusso del sangue e sulla pressione sanguigna potrebbe, nell’ambito di uno stile di vita sano ed attivo, essere tranquillamente componente di una dieta qualitativamente e quantitativamente bilanciata. Dati interessanti sottolineano, altresì, che bambini educati a mangiare con moderazione ma regolarmente cioccolato e dolciumi vari hanno rispettivamente il 23% ed il 27% di probabilità di non essere in sovrappeso e obesi in età adulta rispetto ai bambini che non consumano cibi dolci con regolarità, eccedendo però con le quantità. Se, infatti, un bambino viene educato a consumare con parsimonia cioccolato e dolciumi, a vivere questi alimenti sin dall’infanzia come un piacere da concedersi sì, ma poco per volta, da adulto avrà una maggiore consapevolezza delle proprie scelte alimentari.
Dott.ssa Stella Di Sessa
Biologo Nutrizionista