RUBRICA: “SENTIAMO LA NUTRIZIONISTA” A CURA DI STELLA DI SESSA – LA MELANZANA: COMPOSIZIONE E PROPRIETA’ NUTRIZIONALI
La melanzana è una pianta erbacea annua originaria dell’India, tipicamente estiva, appartenente (insieme al pomodoro, alla patata, al peperone ed al peperoncino) alla famiglia delle Solanacee, introdotta nell’area del Mediterraneo grazie ai mercanti Arabi. I suoi frutti, presenti sul mercato principalmente da giugno ad ottobre, consistono in grosse bacche dalla forma tonda, allungata od ovoidale, dal colore viola intenso, rossastro o bianco, dalla buccia lucida e spessa (a seconda delle varietà) e dalla polpa di colore bianco-verdastro, decisamente carnosa e contenente piccoli semi, commestibili.
Il nome melanzana sembra derivare dall’unione del termine arabo “badingian” e del suffisso “melo”, da cui “melobadingian” e, quindi, soleva anticamente essere interpretato come derivante dall’unione di due parole, mela insana, vale a dire frutto insalubre.Significato che ben si adattava al frutto poichè contiene la solanina, sostanza alcaloide che, se ingerita, risulta essere amara e tossica.La forma di avvelenamento che ne deriva si manifesta con sintomi vari, che vanno dalle coliche addominali al vomito, alla diarrea, al mal di testa fino alla dilatazione delle pupille, alla tachicardia ed a stati di incoscienza.Poiché la solanina tende a disperdersi con la maturazione e con la cottura del frutto, le melanzane non possono essere ingerite crude.Tra le varietà più diffuse si distinguono la Violetta di Napoli dalla forma allungata e caratterizzata da un sapore più forte, la Tonda comune di Firenze di colore violetto pallido, forma rotonda, con pochi semi, polpa tenera e compatta, la Violetta lunga palermitana di colore viola scuro e a frutto allungato, la mostruosa di New York con frutto violetto e di grandi dimensioni, la Melanzana Bianca di colore bianco-crema, con la completa assenza di antociani e la polpa molto soda con pochi semi.La melanzana è ricca in acqua (93%) e povera in grassi, zuccheri e proteine.Rilevante è la presenza di fibra alimentare, di acidi organici (acido malico, acido clorogenico ed acido caffeico), di sali minerali tra i quali spicca in assoluto il potassio, seguito da fosforo, calcio e ferro, di vitamina A, alcune vitamine del gruppo B e vitamina C.Ha proprietà diuretiche e depurative indiscutibili e, apportando appena 18 calorie l’etto, risulta particolarmente adatta nelle diete dimagranti (grazie anche al suo potere saziante), nei casi di gotta, aterosclerosi e di infiammazioni alle vie urinarie.La colorazione blu-violetto e violacea della buccia é dovuta alla presenza di antocianine, in particolare di nasunina, dotate di spiccate proprietà antiossidanti e dunque capaci di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi, i quali giocano un ruolo centrale nei fenomeni di invecchiamento, infiammazione, malattie cardiovascolari e neoplasie. Evitate dunque di pelare le melanzane prima di consumarle!Le melanzane contengono, inoltre, alcune sostanze amare, presenti anche nelle foglie dei carciofi, che contribuiscono a stimolare la produzione di bile da parte del fegato, a facilitare la digestione ed anche ad abbassare il tasso di colesterolo “cattivo” nel sangue; d’altro canto, si caratterizzano per la loro elevata capacità di assorbimento dei grassi alimentari, come l’olio, risultando essere particolarmente utilizzate nella preparazione di piatti gustosissimi ed ipercalorici, tipo la parmigiana.Pertanto, se vogliamo godere delle proprietà benefiche delle melanzane senza compromettere la forma fisica e la salute, dovremmo adottare semplici metodi di cottura (al vapore, al forno, alla griglia, in acqua bollente) senza eccedere con i condimenti.
Dott.ssa Stella Di Sessa
Biologo Nutrizionista
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.