RUBRICA: “SENTIAMO LA NUTRIZIONISTA” A CURA DI STELLA DI SESSA “SI’ A PANDORI E PANETTONI, MA CON MODERAZIONE”
Le feste natalizie rappresentano il periodo dell’anno a maggior rischio per quel che riguarda la nostra linea. Risulta molto difficile (e perchè no anche ingiusto?) rinunciare alle prelibatezze che possono essere gustate solo in questo periodo ed a pasti completi e sostanziosi che comunque rappresentano un lieto momento da condividere in famiglia. Tra i responsabili dei nostri peccati di gola troviamo il pandoro ed il panettone, i più tipici tra i dolci di ricorrenza: l’altmosfera natalizia è talmente collegata alla loro presenza che le festività non sarebbero tali
senza il loro profumo riconoscibile anche ad occhi chiusi!
Quali sono le principali caratteristiche di pandori e panettoni?
Dal punto di vista nutrizionale, tenendo presente gli ingredienti obbligatori previsti dal disciplinare (DM 22 luglio 2005) e caratteristici delle versioni classiche di ciascuna delle specialità dolciarie da forno (vedi tabella e figura 1), sono piuttosto simili, ricchi in grassi e carboidrati con una discreta quota proteica ed una esigua presenza di fibre.L’assenza di uvetta e scorze di agrumi canditi non rendono il pandoro più leggero del panettone. Entrambi apportano circa 400 calorie ogni 100g di prodotto, hanno uno scarso potere saziante, per cui risulta sconsigliabile un loro consumo eccessivo, soprattutto dopo un pasto abbondante. Le differenze principali tra questi due dolci consistono nella maggiore presenza di burro nel pandoro, ingrediente che lo rende più grasso e dunque leggermente più calorico; di contro il panettone presenta una ricchezza in zuccheri semplici dovuti alla presenza di uvetta e canditi. Non è certamente festa senza pandori e panettoni perciò sì alla loro presenza nella nostra dieta, a patto che sia limitata a questo periodo, moderata e ben gestita. L’ideale sarebbe consumarne una piccola porzione (fetta da 80g-120g) lontano dai pasti principali o a colazione, accompagnata da latte, the, spremute di agrumi, oppure come sostituto della cena insieme a frutta fresca o yogurt magro.Andrebbero preferite le
versioni classiche tradizionali senza ulteriori farciture che apportano calorie aggiuntive.
Il modo migliore per non rinunciare a questi dolci tradizionali è quello di usare il buon senso. E’ inutile stare
giorni a digiuno per potersi “abbuffare” durante le feste.Sarebbe opportuno invece mangiare con cognizione
di causa, conoscendo le caratteristiche nutrizionali di questi prodotti al fine di saperli gestire nell’ambito di
una dieta, non temerli e goderseli.
Dott.ssa Stella Di Sessa
Biologo Nutrizionista
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