7 Febbraio 2025

AGROPOLI, MUTALIPASSI NON CAPISCE IL RICORSO PESCE GLI CITA IL CRETINO DI D’ANNUNZIO

Dopo la conferenza stampa per parlare del ricorso al tar il sindaco di Agropoli Mutalipassi ha fatto un post sui social molto scadente, come al solito, forse non lo avrà fatto lui ma chi gli cura la comunicazione. Il testo del post: “

“Ho ricevuto la notifica del ricorso al Tar Campania presentato dalla minoranza consiliare e nello specifico dall’avv. Pesce. Sempre rispettoso della legge, attendo come tutti fiducioso il responso dei giudici amministrativi, certo che la chiarezza e la giustizia siano da tutelare sempre e ad ogni costo.
Nel contempo però, invito tutti a non alimentare oltre questo clima già velenoso e ad evitare di gettare ulteriori ombre e sospetti sul risultato elettorale che, al contrario, sembra essere chiaro alla luce dei circa quattromila voti di scarto esistenti tra la coalizione vincente e la seconda graduata. La campagna elettorale è terminata da oltre un mese ed un giudice togato ha provveduto a convalidare la mia elezione a Sindaco di questa splendida Città, come dei consiglieri dopo ben 11 giorni di verifiche.
Infine, tengo a precisare, se ce ne fosse bisogno, che la nomina degli scrutatori è avvenuta nel periodo in cui il Comune era commissariato, mentre quella dei presidenti di seggio viene compiuta ad opera del presidente della Corte d’Appello.
A questo proposito, tuttavia, posso preannunciare che l’Amministrazione comunale si costituirà nel giudizio che verrà chiamato al Tar di Salerno il prossimo 26 ottobre, non soltanto per contribuire a fare chiarezza sull’esito del voto, ma anche per sostenere tutti gli operatori, presidenti di seggio, scrutatori e dipendenti comunali, che nella passata tornata elettorale hanno messo il loro disinteressato impegno professionale e le loro energie.
Evitiamo quindi di ergerci a giudici e fare processi improvvisati di piazza, attendendo piuttosto che siano i giudici, quelli veri, a pronunciarsi, dopo aver valutato fatti concreti e situazioni. Fatti e situazioni che, ad ogni modo, sono convinto confermeranno in modo definitivo il giudizio del popolo espresso il 12 giugno”

Durissima la risposta di Raffaele Pesce: “Imperitura: “SE TU NON PARLASSI SARESTI UN NORMALE CRETINO INVECE VUOI STRAFARE” G.d’A.”

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