AGROPOLI,ORA IL PD CHIEDE LA TESTA DI LA PORTA, SI SPACCA LA MAGGIORANZA,COPPOLA RISCHIA LA RICANDIDATURA

Il Partito democratico di Agropoli da tempo primo partito alle comunali vista la disorganizzazione e forse la disgregazione delle forze del centro destra che si organizzassero anche ad Agropoli sarebbero prevalenti, non ci sta più a subire i continui soprusi di Massimo La Porta. Ne sta facendo di tutti i colori e i vertici del partito compresi i consiglieri comunali, quasi tutti, dello stesso pd con i dirigenti di partito, compreso Franco Alfieri, ne chiedono la testa e lo scontro con il sindaco è chiaro. Adamo Coppola sta facendo politicamente la cosa giusta, tenere in piedi una maggioranza sgangherata e priva ormai di qualsiasi motivazione per andare avanti. Un’azione difficile quella del primo cittadino tirato da La Porta che lo minaccia di farlo cadere(anche se non lo dice palesemente) e ora dal suo partito che ormai contesta decisamente l’azione del sindaco in appiattimento su La Porta. Il Pd non ci sta pèiù a vedere La Porta controllare la macchina organizzativa e istituzionale del municipio a cominciare dalle arre con funzionario ormai quasi tutti sotto la sua ascella, a dipendenti comunali, alla gestione di risorse economiche attraverso l’assessorato al bilancio nella mani del suo partito visto che il bravo Mutalipassi (assessore bravissimo) è stato nominato da La Porta. La gestione del comune è sotto controllo di Massimo La Porta compresa l’Agropoli servizi municipalizzata che andrebbe sciolta subito perchè covo politico di voti e interessi sulla quale, come è noto da tempo, la magistratura ha subodorato di tutto e di più. Sia chiaro gestione amministrativa e dipendenti dell’Agropoli servizi sono solo le vittime e delle pedine di uno strumento in mano a pochi.
Il partito democratico non ci sta più a vedere questi poteri nelle mani di La Porta e con Coppola che sta zitto e muto perchè sotto ricatto e ora chiede di sollevare l’incarico a La Porta da presidente del consiglio cosa molto difficile e forse non ci sarebbero i numeri ma ci vuole una motivazione valida altrimenti questo non si può fare e a togliere l’assessorato al partito di La Porta cosa già chiesta, peraltro, molto tempo fa (leggi qua). Il sindaco come ha detto no al cambio di assessori dice no anche a questa richiesta del Pd e dice no anche a sollevare l’assessore in quota La Porta. C’è di più sembra che anche il gruppo dei tre ( Di Nardo, Coppola, Verrone) si stia sgretolando, voci di dentro sussurrano che uno dei tre si sarebbe andato a giustificare sostenendo che la richiesta di avere un assessore non l’avrebbe firmata, cose da paraculo. Il Pd sembra sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda del consigliere comunale di opposizione Gisella Botticchio la quale attacca ora sui funzionari, durissima ieri sui social: “La campagna elettorale inizia in anticipo e strada facendo sarà sempre più frizzante …Vedere funzionari che lavorano alla composizione delle liste è sempre più vergognoso….”. Proprio come afferma il Pd perché tutti vedono e sentono al municipio ma La Porta indisturbato va avanti.
E’ evidente che con gli uomini giusti al posto giusto La Porta ha sotto controllo, ma soprattutto controlla i beni del municipio attraverso il patrimonio, il demanio e altre aree nelle quali ha messo suoi uomini. La Botticchio, ma non solo lei, ha visto bene. Un esempio chiaro è il controllo del consigliere Di Nardo il quale ha degli interessi al demanio (spiaggia lido oasi sub Judice) ed è costretto a fare gruppo con La Porta il quale controlla il demanio attraverso un suo uomo per poi ottenere dall’area di riferimento quanto chiede. Questo è solo un esempio. Controllando le aree controlla le persone, fa voti e favori e via dicendo. La Porta ha sempre operato in questo modo, è una vita che fa la politica così, quando stava bene al Pd tutti zitti ora al Pd non fa più bene e quindi c’è la sollevazione del gruppo consiliare, degli assessori, dei dirigenti di partito e di Franco Alfieri. ma ora le mire del partito democratico e di non volere più La Porta. Nei giorni scorsi Franco Alfieri ha fatto stilare un documento per allargare la coalizione per le prossime elezioni(clicca qua) per tenere La Porta lontano, di fatto si spacca la maggioranza a meno di un anno dalle prossime elezioni alle quali il Pd si presenta rinnovando la leaderchip di Adamo Coppola al momento. Da quando trapela però da via Patella sede del Pd, se il sindaco continua ad essere appiattito su La Porta favorendo la campagna elettorale dello stesso attraverso la mani su ogni cosa possibile, si potrebbe aprire la corsa ad una candidatura diversa. Sergio Vessicchio