8 Settembre 2024

CAPACCIO PAESTUM, L’OPPOSIZIONE EXTRACONSILIARE GRIDA ALLO SCANDALO SUL BILANCIO CARAMANTE: ” E’ UNA FOLLIA”

La polemica di ferragosto a capaccio Paestum corre sui social, Carmine Caramante ha sfiorato l’ingresso in consiglio comunale con la sua lista ma non ha voglia di deporre le armi e incalza l’Alfieri bis sul bilancio e attacca su cifre e dettagli anche attraverso il suo giornale ” Il Commentatore”, queste le sue parole:

” Per il Comune di Capaccio Paestum si preannuncia un autunno molto caldo. Franco Alfieri è riuscito a fare il miracolo: portare il Comune al fallimento tecnico e prendersi anche tutti i voti dei capaccesi. Le responsabilità sono di tanti. Di chi in questi 5 anni ha avallato, di chi ha camuffato, di chi ha insabbiato, di chi non ha controllato o ha chiuso entrambi gli occhi. Una cosa è certa: non vi molleremo. Vogliamo indietro fino all’ultimo centesimo. Sono soldi di noi cittadini.

𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐩𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐭𝐮𝐦 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟒𝟑 𝐓𝐔𝐄𝐋. (𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐬𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢)

Era largamente prevedibile che un Sindaco del genere (che nella sua carriera politica ha avuto già varie condanne dalla Corte dei Conti per danno erariale negli enti che ha amministrato) avrebbe fatto danni anche a Capaccio Paestum. Oggi, dopo 5 anni e due mesi di Amministrazione Alfieri, il Comune di Capaccio Paestum finisce sottoposto alla procedura prevista dall’art. 243 TUEL, anticamera tecnica del dissesto finanziario. Ben 40 milioni di disavanzo per la gestione 2023, un dato clamoroso che conduce il Comune di Capaccio Paestum sulla pericolosa strada che porta al dissesto e alle sue conseguenze per cittadini ed amministratori, tra le quali lo scioglimento del Consiglio Comunale con la sospensione per 10 anni dalle cariche pubbliche per Sindaco, Giunta e consiglieri comunali.

 

Il Consiglio Comunale,  approvando il 9 agosto scorso la delibera n. 47 sulla scorta di quanto intimatogli dalla Corte dei Conti, ha dovuto ufficialmente imboccare la procedura prevista dall’art. 243 TUEL. Nella prossima seduta, si dovrà deliberare l’adesione alla procedura di riequilibrio finanziario e il relativo Piano di Riequilibrio pluriennale da trasmettere per l’approvazione alla competente sezione regionale della Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno. Saranno in pratica 5 anni di immobilismo.

LE CONSEGUENZE IMMEDIATE 

Stop forzato a mutui e nuove assunzioni. In particolare, al fine di assicurare il prefissato graduale riequilibrio finanziario (occorre recuperare un disavanzo di 40 milioni di euro) per tutto il periodo di durata del piano (almeno 5 anni) l’ente:

– avrà facoltà di deliberare le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita, anche in deroga ad eventuali limitazioni disposte dalla legislazione vigente;

– è soggetto a restrizioni sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale;

– è tenuto ad effettuare una rigorosa revisione della spesa con indicazione di precisi obiettivi di riduzione della stessa, nonché una verifica e relativa valutazione dei costi di tutti i servizi erogati dall’ente e della situazione di tutti gli organismi e delle società partecipate e dei relativi costi e oneri comunque a carico del bilancio dell’ente.

MARIANNA MARTONE

Marianna Martone schierata proprio con Carmine Caramante alle elezioni rilancia: ”

“Una cosa è certa: NON VI MOLLEREMO. Vogliamo indietro fino all’ultimo centesimo. Sono soldi di noi cittadini”.
Concordo con Carmine Caramante.
E sottolineo nella foto allegata, quello che succederà, prendendone gli aspetti positivi che sono lo STOP AI MUTUI e alle SPESE INSENSATE e lo STOP ALLE ASSUNZIONI, così, finalmente, interrompiamo pure la catena di S.Antonio tra comuni che pensano di fare fessi i cittadini.
P.S.
D’altronde … nulla si poteva sperare in chi è stato CONDANNATO PIÙ VOLTE DALLA CORTE DEI CONTI.
Tutti hanno pensato: “che me ne frega, basta che fa le cose” … peccato che poi le “cose”, tra l’altro pure mezze fatte e fatte male, le pagheranno i nostri figli e nipoti.
È stata una platea di “votanti” distratta, egoista ed ignorante delle conseguenze.
Ma NOI NON MOLLEREMO.
Chi è responsabile si prepari perché pagherà di tasca propria le “alzate di mano” e “i silenziosi assensi” senza contezza delle conseguenze.”
Potrebbe essere un contenuto grafico raffigurante testo

FORZA ITALIA SI FA SENTIRE

Il circolo cittadino di Forza Italia Capaccio Paestum esprime il proprio sgomento e la propria indignazione per la situazione nella quale le finanze comunali di Capaccio Paestum sono state portate dal Sindaco Franco Alfieri e dai suoi assessori e consiglieri. Mai prima di oggi l’ente cittadino era stato messo in ginocchio, umiliato e svuotato di tutte le sue risorse al fine di perseguire una politica propagandistica e basata su opere inutili e prive di un disegno armonico di città, interventi peraltro incompiuti e fatti male. Continui mutui, spese insensate, assunzioni di personale con procedure opache, il tutto passato sotto il naso di larga parte di un elettorato distratto e incurante delle conseguenze. 

Come si possa arrivare a oltre 40 milioni di euro di disavanzo in 5 anni di amministrazione senza che si sia posto un freno quando si era in tempo? La responsabilità è di chi non ha avuto alcun senso di responsabilità amministrativa, politica e di controllo. Alfieri ha condannato Capaccio Paestum ad almeno 10 anni di futuro immobilismo, ha condannato i futuri amministratori a poter solo vivacchiare nel tentativo di risanare i debiti e non poter di fatto fare null’altro. Come circolo locale di Forza Italia chiediamo al Sindaco un gesto di buona volontà: le sue dimissioni. Soltanto una momentanea gestione commissariale potrà avere competenza tecnica, indipendenza ed autonomia per agire al fine di salvare Capaccio Paestum e ripianare i debiti. L’Amministrazione di Franco Alfieri è arrivata, dopo 5 anni e 2 mesi, al capolinea. È stata un fallimento certificato dai numeri.

 

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