DE LUCA A ROMA CONTRO L’AUTONOMIA E CONTRO LA MELONI
È una piazza stracolma quella che accoglie Vincenzo De Luca a Roma. Che arriva con una mezz’ora di ritardo. «Siamo qui contro l’Autonomia e per lo sblocco dei fondi Fsc», è l’incipit del governatore dopo i saluti del numero uno dell’Anci Campania Carlo Marino.
In piazza tutti o quasi, i primi cittadini della Campania e una delegazione arrivata dalla Puglia. E tutti i parlamentari del Pd, quasi a sanare i vecchi rancori con il governatore. «Si combatte assieme», dice Antonio Misiani, commissario dem della Campania.
«Sono convinti di governare sputando sulla testa delle persone. Non si fa cosi: si rispettano i vincoli istituzionali. A cominciare dai fondi Fsc: sono soldi che toccano al Sud», scandisce dal palco De Luca con un linguaggio più misurato rispetto alle sue dirette ma senza rinunciare ai fendenti: «La Meloni deve chiedere scusa al Sud». E ancora: «Il problema riguarda la democrazia che vive se viene rispettato un fatto costituzionale, sgnifica che chi governa non può prendere le risorse come se fossero un bottino di famiglia e fare quello che vuole. La democrazia vive se vengono rispettati i diritti di tutti».
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